Nuovo cambio di colore per le regioni d’Italia: il Paese, in crescente attesa per i dati dell’Iss che saranno trasmessi oggi, venerdì 19 febbraio 2021, rischia di retrocedere in zona arancione. Almeno in gran parte del territorio. Sarà il consueto bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità a fornire i parametri determinanti per la decisione riguardante i temuti colori. Le nuove regole dovrebbero diventare effettive a partire da domenica 21 febbraio.
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Cambio colore regioni, grande attesa per i dati dell’Iss
Mentre sale la tensione per il rischio di finire nuovamente in zona arancione, alcune regioni fanno i conti con colori diversi. E così, mentre per l’Abruzzo l’ipotesi peggiore è quella di cadere addirittura in fascia rossa, la Val d’Aosta potrebbe invece esultare per la tanto agognata zona bianca. I dati teorici confermerebbero infatti la possibilità di diventare la prima regione in Italia a veder cadere ogni tipo di divieto. Il tasso di positività nazionale non restituisce invece notizie positive: mentre l’indice dei contagi sale al 4,8%, i decessi non accennano a diminuire. Solo ieri, 18 febbraio, sono stati registrati altri 347 morti.
Chi rischia l’arancione
Stando alle previsioni, il nuovo cambio colore regioni dovrebbe ridisegnare la mappa dell’Italia: in zona gialla rimarrebbero in 15, quelle considerate – al momento – meno a rischio. Sei, invece, dovrebbero ritornare in zona arancione. Si tratta di Lazio, Marche, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Anche la Lombardia, in bilico, potrebbe perdere il giallo. Intanto, nella regione, proprio per contrastare la diffusione delle varianti, il Presidente Attilio Fontana ha decretato la zona rossa in quattro comuni a partire da ieri. La decisione riguarda i territori di Bollate (Milano), Castrezzato (Brescia), Mede (Pavia) e Viggiù (Varese). >> Emilia-Romagna, arancione sempre più probabile: ristoratori in rivolta