Cesare Cremonini ha compiuto 40 anni il 27 marzo scorso. Il cantautore bolognese si è messo a nudo nel suo primo libro, «Let them talk», in uscita a dicembre, di cui ha parlato in un’intervista a “Il Corriere della sera”. L’artista a cuore aperto ha confidato per la prima volta dei suoi problemi di salute: la schizofrenia. «Sentivo un mostro premere contro il petto, salire alla gola. Superai i cento chili. Non facevo più l’amore, se non da ubriaco», ha detto l’ex frontman dei Lunapop.
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Cesare Cremonini e la schizofrenia: «Allucinazioni? Ho rischiato la vita così…»
«La sensazione fisica di avere dentro di me una figura a me estranea. Quasi ogni giorno, sempre più spesso, sentivo un mostro premere contro il petto, salire alla gola. Mi pareva quasi di vederlo. E lo psichiatra me lo fece vedere. L’immagine si trova anche su Internet. “È questo?”, chiese. Era quello», ha raccontato Cesare Cremonini. Un periodo difficile, doloroso. Per uscirne il cantante ha provato a lavorare di meno e a camminare di più. Utili anche alcuni farmaci: «Ho camminato per centinaia di chilometri. Ho scoperto i sentieri di collina. E mi sono ribellato all’eccesso di attenzione per tutto quel che proviamo, all’idea impossibile di poter esprimere ogni cosa, di comunicare questa slavina di emozioni da cui siamo colpiti». A quel periodo risale la scrittura di una delle sue canzoni più belle: Nessuno vuole essere Robin. Oggi come sta? È sereno accanto alla sua nuova fidanzata Martina: «Quando sento il mostro borbottare, mi rimetto in cammino. Su una collina, in montagna».
Sull’amore: «Ho capito che gli amori finiti si superano quando non è più necessario dimenticarli»
In Let them talk spazio anche per l’amore. Tra le tante donne di cui ha parlato Cremonini, Erica: «Non è bello quando scopri che la donna che ami, la tua musa, si è messa con uno dei tuoi migliori amici. Si sono pure sposati. Poi però si sono lasciati». A proposito della sua attuale compagna Martina Maggiore, il cantante ha detto: «Ho capito che gli amori finiti si superano quando non è più necessario dimenticarli, ma vai avanti portando con te il ricordo della persona che hai amato». Leggi anche l’articolo —> Cesare Cremonini: «Ero un imbecille, il successo stordisce! Ho rimesso i piedi a terra quando…»