Omicidio Marco Vannini: Antonio Ciontoli è stato intervistato da Selvaggia Lucarelli a L’Ultima Difesa, su Discovery +. Fatto che non è certo passato inosservato e che da giorni sta sollevando non poche polemiche. Ad essere contestato da gran parte dell’opinione pubblica il fatto che venga dato spazio in tv a colui che, anche in secondo grado, è stato giudicato il responsabile della morte del bagnino di Cerveteri.
Ciontoli esplose un colpo di pistola a bruciapelo, ferendo il fidanzato di sua figlia la sera del 17 maggio 2015, nella sua abitazione a Ladispoli. Marco Vannini, come sappiamo, è morto dopo ore di agonia, perché volutamente soccorso in ritardo da Antonio Ciontoli e dai suoi familiari, presenti in casa al momento dello sparo. Una vicenda che ha suscitato – e continua a farlo – molto sdegno. Per il contorto iter giudiziario intrapreso, le blande sentenze, l’annullamento di quella di secondo grado passata per un Appello bis, e che adesso aspetta l’ultima parola della Cassazione. Si aggiunga il balletto di reticenze e traballanti ‘verità’ fornite dagli imputati, che ha altresì alimentato l’avversione di tanti nei confronti della famiglia Ciontoli.
L’intervista di Selvaggia Lucarelli ad Antonio Ciontoli
“Perché, secondo lei nei suoi confronti c’è una ferocia che non è paragonabile a quella che c’è nei confronti di altri?”, ha chiesto la Lucarelli ad Antonio Ciontoli. “Beh, il mio comportamento è odioso, è stato odioso, è stato bruttissimo e per questo voglio e devo assolutamente pagare”, ha risposto lui. “Moralmente condannabile?”, e Ciontoli: “Soprattutto moralmente condannabile”.
Intervista, questa, molto contestata dalla famiglia Vannini. La mamma di Marco, Marina Conte, ha infatti commentato stizzita lo spazio che la piattaforma Discovery+ ha dedicato all’uomo che ha tolto la vita a suo figlio e, ad oggi, è ancora impunito.
L’ira della mamma di Marco Vannini
“Poiché si sta parlando di una intervista televisiva ad Antonio Ciontoli, molti mi chiedono perché questo signore continui a godere di ampie protezioni e, soprattutto, come sia consentito (trasmettendo ai nostri giovani un messaggio terrificante) ad un condannato per omicidio di andare in televisione a spargere lacrime tardive e non sincere, invece di andare a scontare la sua pena”.
Discovery+ ha mandato in onda l’intervista in oggetto lo scorso 16 gennaio. Al riguardo la signora Marina ha aggiunto parole trasudanti profonda indignazione. “Rispondo (a tutti e pubblicamente, per non ritornare più sull’argomento): non lo so. Le nostre leggi sono queste, dobbiamo rispettarle e Ciontoli può andare dove vuole e chi vuole (secondo le proprie intenzioni, valutazioni e convenienze) può ospitarlo”.
“È giusto che si sappia, che io (tramite il mio avvocato, che immediatamente comunicò uno sdegnato rifiuto) fui invitata a partecipare a quell’intervista per ‘confrontarmi’ con Antonio Ciontoli. Avete capito bene: avrebbero voluto che partecipassi ad un ‘confronto’ con l’assassino di mio figlio! Ma questa indecenza non è stata sufficiente: mi hanno anche negato la possibilità di replicare. Non ho commenti da fare, aspetto fiduciosa la prossima e definitiva sentenza della Cassazione”. Potrebbe interessarti anche —> Marco Vannini processo: Martina Ciontoli sotto accusa ma i suoi avvocati passano al contrattacco