«È una giornata di orgoglio per il nostro Paese». Così ieri dagli studi di Cinecittà, Mario Draghi ha voluto ringraziare la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, per la sua visita che sancisce l’approvazione del Pnrr. «La giornata di oggi è solo l’inizio, la sfida ora è l’attuazione del piano, bisogna assicurarci che i fondi siano spesi tutti e soprattutto bene», ha sottolineato l’ex numero uno della Bce, che in conferenza stampa è apparso disteso. Chi invece è sembrato meno “festoso” è stato l’ex premier, Giuseppe Conte, leader in pectore del M5s.
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Il Pnrr e la festa di Draghi, Conte: «Non è piano del governo di turno», lo sfogo sui social dell’ex premier
Ieri la giornata del Pnrr, un momento da ricordare per il nostro paese, che segna la ripartenza dell’Italia dopo l’emergenza Covid. Una crisi economia senza precedenti, ben più grave di quella del 2008. La scelta di Cinecittà come luogo dell’incontro tra il premier italiano e la presidente della Commissione Ue non è casuale: «Qui negli anni del dopoguerra il nostro cinema raccontava la vita delle famiglie italiane, prima gli stenti, poi il lavoro e infine l’entusiasmo. Oggi celebriamo qui con l’approvazione del Pnrr quella che io speso sia l’alba della ripresa», ha dichiarato in conferenza stampa Draghi, che nel corso del suo intervento è sembrato soddisfatto. Per l’ex numero uno della Bce i soldi del Recovery Plan devono essere «spesi tutti, ma soprattutto spesi bene, in maniera efficiente, efficace, ma anche con onestà», altrimenti il rischio è che quello del «Pnrr senza riforme» strutturate resti soltanto un annuncio, come tanti ce ne sono stati negli ultimi anni. Il premier ha già in mente una road map e ai giornalisti ha illustrato la tabella di marcia, tra riforme e semplificazioni: «Entro giugno prevediamo il ddl delega per la riforma degli appalti e delle concessioni. Nel mese di luglio la legge sulla concorrenza e la riforma della giustizia dovrebbe andare a giorni in Consiglio dei ministri. L’idea è procedere alla massima velocità». Leggi anche l’articolo —> la Commissione Ue ha approvato il Pnrr dell’Italia, Draghi: “E’ un orgoglio per il Paese”
«È il Piano di tutti noi: che abbiamo rispettato le regole, che guardiamo oggi con rinnovata fiducia al domani»
Nella tarda serata di ieri è arrivato il commento dell’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Sono passati più di cinque mesi e un governo da quando l’ex premier propose in gennaio il suo piano di ripresa. Sui social Conte ha scritto: «Oggi arriva la conferma che la strada che l’Italia ha da subito indicato nell’ora più buia della pandemia era quella giusta». Il predecessore di Draghi è intervenuto per ricordare che quel documento «non è il Piano del governo di turno». «Non era allora del governo Conte, non lo è oggi del governo Draghi. È il Piano di tutti noi: che abbiamo rispettato le regole, che guardiamo oggi con rinnovata fiducia al domani, che torniamo a popolare le nostre strade, i nostri bar, gli uffici, le scuole e anche gli stadi. Questo successo è di tutti noi, nessuno escluso. E dimostra la forza, la compattezza e la responsabilità della nostra comunità nazionale. Questa è l’Italia», ha sottolineato in un post l’avvocato del popolo. E ancora: «È il piano di tutti gli italiani, delle donne e degli uomini che hanno combattuto il virus in prima linea, delle famiglie che non si sono arrese davanti alle difficoltà economiche e al disagio sociale imposto dalla pandemia. È il Piano dei tanti bambini che hanno rinunciato a ritrovarsi tutti insieme a scuola; è degli anziani e dei più fragili, di chi ha teso la mano trovando l’aiuto di un Paese intero», ha concluso Conte, quasi a voler rivendicare le scelte fatte da lui durante l’emergenza Covid. Leggi anche l’articolo —> Von der Leyen a Roma consegna la “pagella” del Pnrr a Draghi: tutte A, c’è solo una B