26 febbraio 2021. Conte torna ad insegnare all’Università, oggi è il gran giorno. Dopo tre anni di aspettativa, l’ex premier riprende questo pomeriggio ad essere un docente di diritto privato. Un rientro “in pompa magna”, come lo definiscono con piglio polemico gli studenti di un collettivo. Dopo due mandati come presidente del Consiglio, il 56enne riprende la sua vita di sempre.
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Conte torna ad insegnare, oggi la “lectio magistralis”: Collettivo studenti minaccia presidi
Giuseppe Conte tornerà in cattedra per tenere una lezione per gli studenti della Scuola di Giurisprudenza. Una lezione da remoto, senza pubblico presente, che potrà essere seguita a partire dalle 15.30 sui canali social dell’Unifi (sarà trasmessa su YouTube, su VIMEO e sulla pagina Facebook del Dipartimento di Scienze giuridiche). In occasione del suo rientro in Ateneo, dopo la conclusione dell’aspettativa obbligatoria, “il professore prestato alla politica”, come lo aveva definito una buona fetta della stampa, incontrerà il rettore Luigi Dei. «Dopo l’onorevole servizio al Paese in uno dei momenti più difficili della storia italiana, siamo felici che Giuseppe Conte torni ad insegnare nella prestigiosa Università della nostra città. Bentornato a Firenze!», ha scritto il sindaco Dario Nardella sui social. Chi invece non è entusiasta sono gli studenti del Collettivo Politico di Scienze Politiche, che annunciano di fare un presidio davanti al rettorato.
Un ritorno “in pompa magna” che fa discutere
Il loro duro sfogo in un post sui social ricondiviso da vari siti: “Venerdì 26 febbraio è previsto il rientro all’UniFi in pompa magna dell’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte con una lectio magistralis. Dopo aver lasciato l’istruzione fanalino di coda delle priorità del precedente governo (e non solo), dopo aver lasciato gli studenti lontani dalle facoltà per mesi, dopo la criminale gestione della pandemia che ha messo in ginocchio studenti e lavoratori, Conte viene accolto a braccia aperte dal rettore Dei e dalla professoressa Lucarelli. ‘Gli studenti lo aspettano a braccia aperte’ avrebbe affermato la presidente della scuola di giurisprudenza. Pensiamo che invece di prodigarsi tanto nell’elogio di chi ha contribuito a distruggere il nostro sistema formativo rettore e compagnia dovrebbero programmare un rientro in sicurezza per tutti, non tenendoci ancora nel ricatto della scelta fra diritto allo studio e diritto alla salute! Non vogliamo Conte all’università, vogliamo l’università aperta!”, si legge nel breve messaggio.
Conte torna ad insegnare, la politica può attendere?
Il panorama professionale di Conte adesso è il secondo semestre dell’anno accademico, con i suoi prossimi impegni come ordinario di diritto privato. La politica non sembra tra i suoi piani con buona pace dell’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, che in una intervista a ‘La Stampa’ ha detto: «Lui è l’uomo giusto per guidarci in questa transizione». Secondo l’esponente pentastellato «Conte può prendere la leadership e la segreteria collegiale può supportarlo nelle scelte. Possiamo strutturarci mantenendo la partecipazione degli attivistiedeglielettinelledecisioni, in modo orizzontale, ma queste vanno attuate verticalmente. Servono un vertice e una struttura, con responsabili territoriali e tematici». Chi contesta pure il ritorno in cattedra di Conte alcuni politici di Fratelli di Italia: «Ora che non ha più poltrone, non usi l’università pubblica come pulpito per fare propaganda politica». Leggi anche l’articolo —> Giuseppe Conte: «Futuro? Tornò all’università. Ma ci sono molti modi per stare in politica»