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Coronavirus, Italia in profondo rosso: -9,5% il Pil nel 2020

06/05/2020 15:12 - Aggiornamento 06/05/2020 17:42

Stime Pil 2020. Nel 2020 l’economia italiana crollerà del 9,5%, per rimbalzare del 6,5% nel 2021. Sempre che il paese non debba richiudersi nel lockdown per combattere la pandemia di Covid-19. E’ la stima della Commissione Europea, nelle previsioni economiche di  primavera diffuse questa mattina. I tecnici di Bruxelles sottolineano che le stime sono caratterizzate da un grado “eccezionalmente elevato” di incertezza, proprio per il perdurare della pandemia. La principale variabile ad incidere, infatti, è la curva epidemiologica, il cui andamento è impossibile da prevedere con certezza. “Una diffusione prolungata o più grave del virus produrrebbe una recessione ancora peggiore”, afferma il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni.

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Stime Pil 2020: Europa in ginocchio, solo la Grecia peggio dell’Italia

Nel 2019 l’Italia era cresciuta dello 0,3%, un po’ sopra le attese ma già nei primi due mesi il Pil era rallentato, prima ancora dell’esplosione della crisi del Coronavirus.  Leggermente peggio del nostro Paese nel 2020 dovrebbe fare, sempre secondo le stime Ue, solo la Grecia, nella cui economia il turismo ha un peso notevole. Il Pil greco dovrebbe contrarsi del 9,7%, per rimbalzare del 7,9% nel 2021. Secondo le previsioni, tutti i Paesi dell’Ue e dell’Eurozona accuseranno crolli del Pil superiori al 4% quest’anno: tra le principali economie, Germania -6,5%, Francia -8,2%, Spagna -9,4%, Olanda -6,8%, Polonia -4,3% (la migliore, o la meno peggiore).

Coronavirus, debito pubblico italiano al 159% del Pil

La pandemia provocata dal coronavirus farà schizzare il deficit pubblico dell’Italia dal minimo storico del 2019 (1,6% del Pil) all’11,1% quest’anno e farà salire alle stelle il debito pubblico, già elevato, dal 134,8% del Pil al 158,9% nel 2020. E’ la stima della Commissione Europea. Nel 2021 deficit e debito dovrebbero scendere, rispettivamente, al 5,6% e al 153,6% del Pil.

Solo la Grecia in Europa quest’anno avrà un debito più elevato (previsto al 196,4% del Pil); sopra il 100% del Pil sono anche previsti i debiti di Belgio (113,8%), Spagna (115,6%), Francia  (116,5%), Cipro (115,7%) e Portogallo (131,6%). Nell’Eurozona il debito salirà quest’anno intorno al “103% del Pil”, dall’86% del 2019, ha spiegato il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni.

Gentiloni: “Contenimento epidemia cruciale per l’economia”

Le previsioni economiche della Commissione Europea diffuse oggi sono caratterizzate da “rischi per l’outlook che sono eccezionalmente grandi e al ribasso. Una diffusione prolungata o più grave del virus produrrebbe una recessione ancora peggiore” di quella prevista del 7,7% per l’Eurozona. Lo dice il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, in videoconferenza stampa a Bruxelles. Se il coronavirus Sars-Cov-2 dovesse continuare a diffondersi in maniera seria, “le misure di contenimento sarebbero mantenute o reintrodotte, danneggiando ulteriormente l’economia”, spiega ancora Gentiloni. Le previsioni di primavera, precisa infine la Commissione, sono segnate da “un grado di incertezza eccezionalmente elevato”, data l’estrema difficoltà di prevedere l’andamento dell’epidemia in corso. >> Tutte le notizie di economia