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Coronavirus, Palù: «No lockdown, il 95% dei contagiati è asintomatico. Basta con l’isteria!»

24/10/2020 10:57 - Aggiornamento 24/10/2020 11:04

«C’è tanto allarmismo. È indubbio che siamo di fronte a una seconda ondata della pandemia, ma la circolazione del virus non si è mai arrestata, anche se, a luglio, i casi sembravano azzerati, complice la bella stagione, l’aria aperta, i raggi ultravioletti che uccidono il virus. Poi c’è stato il ritorno dalle vacanze, la riapertura di tante attività e, soprattutto, il rientro a scuola». Così Giorgio Palù, professore emerito dell’Università di Padova e past-president della Società italiana ed europea di Virologia, in un’intervista al “Corriere della Sera”, fa un’istantanea dell’attuale situazione nel nostro paese.

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Coronavirus Palù: «No lockdown, il 95% dei contagiati è asintomatico. Basta con l’isteria!»

A proposito dell’aumento delle persone risultate positive al Coronavirus il professore ha detto: «Fra questi, il 95 per cento non ha sintomi e quindi non si può definire malato, punto primo. Punto secondo: è certo che queste persone sono state “contagiate”, cioè sono venuti a contatto con il virus, ma non è detto che siano “contagiose”, cioè che possano trasmettere il virus ad altri. Potrebbero farlo se avessero una carica virale alta, ma al momento, con i test a disposizione, non è possibile stabilirlo in tempi utili per evitare i contagi». Il virologo ha poi voluto precisare: «Quello che veramente conta è sapere quante persone arrivano in terapia intensiva: è questo numero che dà la reale dimensione della gravità della situazione. In ogni caso questo virus ha una letalità relativamente bassa, può uccidere, ma non è la peste».

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«Chiusura totale? Sarebbe un suicidio per la nostra economia. In più penalizzerebbe educazione dei giovani»

Nelle battute conclusive il professor Giorgio Palù si è detto “contrario come cittadino al lockdown”: «Perché sarebbe un suicidio per la nostra economia; come scienziato perché penalizzerebbe l’educazione dei giovani, che sono il nostro futuro, e come medico perché vorrebbe dire che malati, affetti da altre patologie, specialmente tumori, non avrebbero accesso alle cure. Tutto questoafronte di una malattia, la Covid-19, che, tutto sommato ha una bassa letalità. Cioè non è così mortale. Dobbiamo porre un freno a questa isteria». Leggi anche l’articolo —> Covid, l’appello di 100 scienziati: “Rischiamo 500 morti al giorno, intervenga Mattarella”