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Ecco cosa rischia chi non fa la dichiarazione dei redditi: dal civile al penale

21/04/2022 18:20

Cosa rischia chi non fa la dichiarazione dei redditi? Che può succedere nel caso in cui non si rispetti la scadenza fissata dall’Agenzia delle Entrate? Può succedere che una persona se ne dimentichi. Conseguenze ce ne sono, ma, tanto per cominciare, è bene precisare che il contribuente può comunque presentare la dichiarazione dei redditi e sistemare la propria situazione fiscale entro 90 giorni dal termine. Facciamo chiarezza: innanzitutto esiste il modello 730, usato soprattutto dai lavoratori dipendenti e dai pensionati e il modello Redditi Pf (Persone Fisiche), a cui ricorre chi ha la partita Iva in genere. Dunque come avrete già capito, esistono vari documenti e quindi scadenze diverse. Bisogna stare attenti per evitare di incappare in sanzioni (salate).

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Ecco cosa rischia chi non fa la dichiarazione dei redditi: dal civile al penale

La messa a disposizione del modello 730 precompilato online ci sarà a partire dal 23 maggio (e non dal 30 aprile, come inizialmente previsto). Per il modello Redditi Pf c’è tempo invece fino al 30 novembre per la trasmissione all’Agenzia. Scadenza che vale anche per il modello redditi Sc, Sp, Enc. Se la dichiarazione dei redditi non viene presentata si dice “omessa”. Ciò avviene in due casi: le imposte evase superano i 50.000 euro oppure la domanda non viene presentata entro 90 giorni dalla scadenza. Le conseguenze sono gravi: si va dalla sanzione amministrativa fino al penale.

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Conseguenze gravissime

Come spiega «Money» la sanzione amministrativa parte da un minimo del 120% al massimo del 240% dell’ammontare delle imposte dovute. L’imposta minima applicabile è di 250,00 euro. “Il penale scatta a causa dell’inadempimento o in caso d’imposta evasa (imposte sui redditi o Iva), e le ritenute non versate siano superiori a 50.000 euro. Il riferimento va inteso per singola imposta e per ciascun periodo d’imposta”, spiega il sito. Non solo è prevista anche la reclusione: da un minimo di un anno e sei mesi al massimo di quattro anni per chi evade le imposte sui redditi o Iva e non presenta le dichiarazioni relative per imposte evase superiori a 50.000 euro; da un anno e sei mesi a quattro anni al massimo per chi non presenta la dichiarazione di sostituto d’imposta, sempre quando la somma evasa è oltre i 50.000 euro. Leggi anche l’articolo —> Passaporto, come richiederlo online velocemente: quali documenti occorrono