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Covid bollettino 6 novembre 2020, record negativo: 37.809 nuovi contagi e 446 decessi

06/11/2020 17:23 - Aggiornamento 06/11/2020 17:38

Covid bollettino oggi 6 novembre 2020. Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati ben 37.809 nuovi casi di Coronavirus su 234.245 tamponi effettuati. Il totale dei positivi dall’inizio dell’emergenza sale così a 862.681. I morti sono stati 446; purtroppo complessivamente sale così a 40.638 il conto delle vittime. I ricoverati in terapia intensiva sono 2.515, 124 in più rispetto a ieri. Con l’ultimo Dpcm, in vigore proprio da oggi, l’Italia ha subito nuove restrizioni: alcune regioni della zona rossa si sono risvegliate in lockdown. Ma è ancora troppo presto per vederne gli effetti.

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covid bollettino 1 novembre 2020

Covid bollettino 6 novembre 2020, record negativo: 37.809 nuovi contagi e 446 decessi

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi del Ministero della Salute e i dati della Protezione Civile parla, dopo i  34.505 casi e 428 decessi di ieri, di 37.809 contagiati, 446 morti e 10586 guariti. Sono stati effettuati nelle ultime 234.245 tamponi. In aumento i pazienti in terapia intensiva: sono 124 per un totale di 2515. I ricoverati sono 24.005 in crescita di 749 unità. Il tasso di positività è del 16,1%, record purtroppo negativo. In Lombardia, la più colpita di Italia, i nuovi casi di contagio sono 9.934, sulla base di 46.401 test del tampone. Le vittime delle ultime 24h sono 131 (18.118 dall’inizio dell’epidemia). I ricoverati in terapia intensiva sono pari a 570 (+48), mentre sono 5.563 (+245) i degenti negli altri reparti. Leggi anche l’articolo —> Covid, il bollettino di oggi: 34.505 nuovi casi e 445 morti, +99 in intensiva

perchè guariremo speranza

Speranza: «Il virus circola in tutto il paese ed essere in zona gialla non significa essere in un porto sicuro»

«Il virus circola in tutto il paese ed essere in zona gialla non significa essere in un porto sicuro. Se continua ad alzarsi il numero di contagiati, inevitabilmente aumenteranno le terapie intensive e i decessi. Se non fermiamo la curva il nostro Servizio sanitario nazionale non riuscirà a sopportare l’onda d’urto», ha affermato nella sua informativa alla Camera il ministro della Salute Roberto Speranza. E ancora questi ha aggiunto: «Lo spirito con cui ci muoviamo è l’esatto opposto rispetto ad uno spirito punitivo verso le Regioni. Sappiamo che le misure comportano sacrifici ma non abbiamo alternative se vogliamo superare questa fase. È vero che sono tanti i casi asintomatici ma questa volta sono colpite tutte le Regioni». Leggi anche l’articolo —> Lockdown zone rosse, la chiusura di bar e ristoranti si traduce in una perdita di 3 miliardi