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Covid, secondo il tribunale di Pisa i Dpcm del governo Conte sono illegittimi

18/02/2022 17:32

Dpcm Conte illegittimi. I Decreti della presidenza del Consiglio dei ministri, gli ormai famosi “Dpcm” della prima ondata del Covid firmati da Giuseppe Conte quando era premier ed emanati dal suo governo in attuazione dei decreti leggi approvati per fronteggiare l’emergenza sanitaria sono illegittimi. E’ quanto sostiene una sentenza del Tribunale penale di Pisa. (Continua a leggere dopo la foto)

Dpcm Conte illegittimi

Dpcm Conte illegittimi: le motivazioni della sentenza del Tribunale penale di Pisa

Il tribunale della città toscana ha deliberato in composizione monocratica la sentenza numero 1842 dell’8 novembre 2021, le cui motivazioni sono state depositate in queste ore. ”In conclusione”, si legge in uno stralcio della sentenza, ”la delibera dichiarativa dello stato di emergenza adottata dal Consiglio dei ministri il 31.1.2020 è illegittima per essere stata emanata in assenza dei presupposti legislativi, in quanto non è rinvenibile alcuna fonte avente forza di legge, ordinaria o costituzionale, che attribuisca al Consiglio dei Ministri il potere di dichiarare lo stato di emergenza per rischio sanitario”.

Da qui l’illegittimità di tutti i provvedimenti successivi, i dpcm appunto varati dal governo Conte in attuazione dello stato emergenziale. ”A fronte della illegittimità della delibera del Cdm del 31.01.2020 – viene sottolineato nella sentenza, alla pagina 23 – devono reputarsi illegittimi tutti i successivi provvedimenti emessi per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, nonché tutte le successive proroghe dello stesso stato di emergenza”.

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Dichiarazione stato d’emergenza illegittima e violati principi di legalità e riserva di legge

E ancora, secondo quanto pubblica il sito “LabParlamento.it”, “oltre all’acclarata illegittimità della dichiarazione dello stato di emergenza, si ravvisano violati i principi di legalità e di riserva di legge, in quanto – nel modello emergenziale costruito dal governo – le libertà fondamentali sarebbero state limitate formalmente da norme di rango primario (ovvero dai vari decreti legge fin qui adottati) ma nella sostanza -si precisa nel testo della pronuncia- sono state compresse dai Dpcm, atti di natura amministrativa”.