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Covid, il report settimanale Iss: incidenza in lieve risalita, 4 regioni a rischio moderato

22/10/2021 18:34

Covid report settimanale Iss. L’Rt nazionale è a 0.86 “al di sotto della soglia epidemica e in leggero aumento rispetto alla settimana precedente” (0.85). E’ quanto emerge dalla nota dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con i principali dati dell’ultimo monitoraggio della Cabina di regia. “Aumenta lievemente l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero”, precisa l’Iss. (Continua a leggere dopo la foto)

Covid report settimanale Iss

Covid report settimanale Iss: l’incidenza è in lieve risalita, il tasso di occupazione delle terapie intensive in diminuzione

“L’incidenza settimanale a livello nazionale è in lieve risalita: 34 per 100mila abitanti (15 -21
ottobre) contro 29 per 100mila abitanti (8-14 ottobre), dati flusso Ministero Salute. L’incidenza si trova al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100mila abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. Il tasso di occupazione in terapia intensiva – prosegue la nota Iss – è in lieve diminuzione al 3,7% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 4,2%”.

4 regioni a rischio moderato, l’Iss: “Opportuno capillare tracciamento e contenimento dei casi”

Sono 4 le Regioni e province autonome che “risultano classificate a rischio moderato: Abruzzo,
Campania, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte. Le restanti risultano classificate a rischio basso. Una Regione riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza”. E’ quanto emerge dalla nota dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con i principali dati dell’ultimo monitoraggio della Cabina di regina.

È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata
l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”. Secondo gli esperti “una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria, in particolare nelle categorie a rischio, anche attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti”.