Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni delle ministre Bonetti e Bellanova e ha aperto ufficialmente la crisi di governo. Durante l’incontro di ieri, 13 Gennaio 2021, Matteo Renzi ha dichiarato: «Italia viva si è assunta la grave responsabilità di aprire una crisi di governo. Ho fatto di tutto per evitare questo gravissimo danno al Paese, in piena pandemia». Il premier Giuseppe Conte non ha più una maggioranza parlamentare, ma per ora non ha intenzione di salire al Colle per rimettere l’incarico nelle mani di Mattarella. Anche perché prima ci sono due impegni da rispettare: il varo del nuovo Dpcm e lo scostamento di bilancio. Quindi il Premier in queste ore dovrà prendere una decisione e per ora gli scenari possibili sono tre.
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Crisi di governo, Mattarella chiede di prendere una decisione velocemente
Ieri, 13 Gennaio 2021, Matteo Renzi, leader di Italia Viva ha aperto la crisi di governo. Dopo la dimissione delle ministre, Renzi ha dichiarato di essere pronto a restare «nella maggioranza, se ci vogliono». Poi ha precisato che, per senso dello Stato, loro sono «pronti a votare le misure anti-Covid, lo scostamento di bilancio e il decreto ristori». Dopo l’incontro del pomeriggio, il Premier Giuseppe Conte si è recato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per riportargli quanto accaduto. Mattarella, dopo aver ascoltato le parole di Conte, ha chiesto una cosa sola per il bene dell’Italia e degli italiani: «Cercate di uscire velocemente dalla condizione di incertezza in cui versa il governo, c’è l’allarmante situazione causata dalla pandemia da affrontare. Per il resto, la sintesi sta a lei».
Le tre strade possibili
Tre per ora sembrano le strade possibili per risolvere nel breve tempo possibili questa crisi di governo, che va ad aggiungersi alle altre numerose difficoltà che l’Italia sta affrontando nell’ultimo periodo a causa della pandemia. Come riportato anche dal Corriere della Sera, per prima cosa Conte, prendendo atto della sortita di Renzi, potrebbe recarsi in Quirinale e dimettersi, sperando che le dimissioni siano respinte o di avere un reincarico. Per quanto riguarda la seconda strada da seguire il Premier potrebbe riferire alle Camere quanto accaduto e cercare di capire se esistono margini per rilanciarsi rispetto all’azzeramento di Palazzo Chigi preteso da Renzi. Infine, Conte potrebbe sfidare il rivale in Aula chiedendo ugualmente la fiducia. >> Altre News