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Daniela Santanchè sfida il governo: «La mia discoteca resterà aperta»

17/08/2020 11:18 - Aggiornamento 17/08/2020 11:24

«Volevano trovare un perfetto capro espiatorio simbolico. Ed ecco le discoteche. Il bello è che però non sono chiuse. Non si potrà ballare. Ma le discoteche resteranno aperte. La mia discoteca resta aperta», così a “TPI” Daniela Santanchè commenta il nuovo provvedimento del governo. «È una misura diversiva, un provvedimento acchiappa-voti. Però abbiamo scongiurato il peggio. Mi preoccupa la cultura che c’è dietro. Mi fanno paura le sinistre che non hanno lavorato mai: recludono i giovani e fanno scorrazzare gli extracomunitari», ha sottolineato la senatrice di Fratelli di Italia. «Il governo era in evidente difficoltà. A cominciare dai tamponi, che dovevano fare, e non riuscivano a garantire, soprattutto negli aeroporti», ha aggiunto la 59enne.

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Daniela Santanchè

Daniela Santanchè: «La mia discoteca resterà aperta», sfida il governo

È un fiume in piena Daniela Santanchè, la quale intervistata da “TPI” ha detto la sua sulla nuova ordinanza valida fino al 7 settembre firmata da Roberto Speranza, che dispone la chiusura delle discoteche e la mascherina dalle 18 alle 6 del mattino nei luoghi della movida. «Se ti trovi nei guai cosa c’è di meglio che chiudere le discoteche? Sono brutte sporche e cattive, sono luoghi di divertimento, orrore, quindi se colpisci i ‘Brutti sporchi e cattivi’ e guadagni consensi facili», ha dichiarato ferma Daniela Santanchè, che terrà aperta la sua discoteca, nella quale però non sarà consentito ballare. «Noi – al Twiga – avevano già tolto la pista da ballo: avevano tracciamento, temperatura, nominativi. Da madre io sono molto più contenta che ci sia un posto, dove va mio figlio, in cui c’è lo screening. Non è meglio una discoteca controllata che una casa in cui ci si ammassa in dieci i in venti? Proibire significa correre rischi. Permettere significa regolamentare». leggi anche l’articolo —> Coronavirus risalita contagi, Salvini: «Il problema non sono i ragazzi che ballano ma quelli che sbarcano»

Daniela Santanchè

«Quando inizi a reprimere una libertà in nome di una emergenza non sai mai quasi finisci»

«Siamo l’unico paese d’Europa che non ha riaperto le scuole, e adesso per lavare il loro senso di colpa per l’incapacità che hanno dimostrato ecco che se la prendono con i brutti, sporchi e cattivi. Sono certa che contagio non significhi automaticamente malattia. Lo dicono tutti i numeri. Nessuno può credere che siano le discoteche i veicoli del contagio. Domani possono sospendere i comizi e dopodomani si possono ritardare le elezioni. Quando inizi a reprimere una libertà in nome di una emergenza non sai mai quasi finisci», ha concluso la senatrice di Fratelli di Italia. Leggi anche l’articolo —> Coronavirus Italia, Crisanti: «Sono passati messaggi sbagliati, tra 20 giorni ecco cosa accadrà»