Vai al contenuto

Discoteche chiuse, decreto fino al 7 settembre: tutte le nuove regole

17/08/2020 09:08 - Aggiornamento 17/08/2020 09:17

Da oggi, lunedì 17 agosto 2020, si cambia musica. Discoteche chiuse e non solo. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza valida fino al 7 settembre. Nei luoghi di assembramento naso e bocca coperti: un accorgimento che vale dalle 18 alle 6 del mattino. Vietato ballare in lidi, stabilimenti, spiagge libere e attrezzate, alberghi e ristoranti. Insomma in tutti gli spazzi della movida. La decisione è arrivata dopo una riunione con i governatori delle Regioni: «Diamo un segnale al Paese che bisogna tenere alta l’attenzione. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza», ha sottolineato Speranza.

leggi anche l’articolo —> Coronavirus risalita contagi, Salvini: «Il problema non sono i ragazzi che ballano ma quelli che sbarcano»

discoteche chiuse

Discoteche chiuse, decreto fino al 7 settembre: tutte le nuove regole

“Sono sospese, all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico”, così si legge nel testo dell’ordinanza firmata da Roberto Speranza, che avrà validità fino al 7 settembre. Nella riunione con i governatori, convocata dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, visto l’aumento esponenziale dei contagi, si è deciso di vietare balli nelle discoteche e in qualsiasi luogo dove c’è possibilità di assembramento. Il governo Conte dunque fa un passo indietro e annulla la deroga al Dpcm, che finora aveva permesso ai presidenti di Regione di aprire le discoteche, i lidi e tutte le sale da ballo.

discoteche chiuse

Speranza: «La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza». Boccia: «Sospese all’aperto o al chiuso tutte le attività da ballo»

«Restiamo uno dei Paesi più sicuri al mondo per la sicurezza sanitaria; questa condizione non è casuale ma figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi. Ora è il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attività che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili. Utilizziamo il passaggio parlamentare del dl agosto per ristorare le attività che subiranno perdite», ha dichiarato il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia. I gestori dei locali non saranno lasciati soli: il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, già qualche giorno fa, aveva parlato di un sostegno economico. Sul tavolo, per il momento, ci sono 100 milioni di euro: «Il danno atteso dalla chiusura delle discoteche è grosso, ma non vedo alternative», ha affermato Patuanelli.

discoteche chiuse

Discoteche chiuse, rabbia dei gestori e sindacati: «Da domani si rischierà di più con l’abusivismo»

Fino ad oggi soltanto Calabria e Basilicata avevano chiuso le discoteche, le altre Regioni avevano ceduto alle istanze dei gestori dei locali che a luglio e in questi primi 15 giorni di agosto hanno tentato di riprendersi dopo il lungo periodo di lockdown. Tuttavia, la curva dei contagi in netto peggioramento e la priorità del governo di riaprire le scuole hanno portato l’esecutivo a maturare una decisione drastica, che avrà conseguenze “devastanti” a livello economico. Col nuovo stop per le discoteche “sono a rischio quattro miliardi di euro”. A tanto ammonta quello che è il fatturato annuale di questi esercizi nel nostro paese. «Ad oggi solo il 10% dei circa 3.500 locali ha riaperto ed è questo che crea problemi? Da domani si rischierà di più con l’abusivismo. Finora non è arrivato un euro: ora chiederemo compensazioni, anche Iva al 4% e Cig ai nostri lavoratori», ha detto Gianni Indino, presidente del Silb (sindacato italiano locali da ballo) Emilia-Romagna. Leggi anche —> Coronavirus, il bollettino oggi: 479 nuovi casi e 4 morti