La legge è approdata in Senato ieri, 13 luglio 2021, e sembra che lì resterà per un po’. Questa mattina i deputati hanno votato per le sospensive, ossia per decidere se proseguire o rimandare la discussione in Senato sul Ddl Zan. Hanno vinto i no: si continuerà a definire la legge. Ma il risultato della votazione rivela la vera posizione dei senatori. Se le cose andranno avanti in questo modo la legge potrebbe rivelarsi un buco nell’acqua.
Ddl Zan Senato: no alle sospensive con un solo voto di scarto
L’Aula, dalle 9.30, ha iniziato i lavori in vista del voto delle sospensive. 136 no e 135 sì, nessun astenuto. Per un voto ha vinto il no: la discussione in Senato continuerà. Erano Forza Italia e Lega a volere la sospensiva, infatti avevano proposto di rimandare di 15 giorni la discussione, il tempo di trovare un accordo. Il motivo che ha spinto il centrodestra a voler rimandare la legge è il fatto che ad oggi non si trova ancora un accordo sul testo. “Se Letta e il Pd insistono a non voler ascoltare, dialogare e trovare una soluzione, la legge è morta”.
Erano in tutto tre le proposte di questione sospensiva. Il senatore di Forza Italia Giacomo Caliendo aveva sottolineato la necessità di “non abdicare alla funzione parlamentare che consiste nel legiferare componendo interessi opposti”. Lucio Malan (FI), aveva invece richiamato il concetto di “libertà religiosa”, invocando i Patti Lateranensi. Infine il presidente dei senatori della Lega Massimiliano Romeo ha tirato in ballo i “dubbi su alcuni aspetti del ddl sono stati sollevati anche da femministe e donne del Pd”. Tutti e tre in sostanza hanno richiamato il bisogno di trovare un’intesa univoca “anziché un percorso accidentato con voti segreti”.
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Le repliche della sinistra
Il Pd però tiene duro e prosegue verso la direzione stabilita: la legge non va cambiata e va approvata al più presto. Pronta la risposta in aula al centrodestra di Simona Malpezzi (Pd). “Alle forze che dicono solo oggi che c’è bisogno di più tempo, che avanzano solo da una settimana la necessità che sia approvata una legge chiedo se l’abbiano letta la legge”.
Anche da Italia Viva arrivano critiche al Pd e ai 5 stelle. In effetti il voto sulle sospensive ha dimostrato che la maggioranza non è compatta e proseguendo in questo modo una soluzione di certo non si trova. A sottolinearlo è stato il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone. “Questo voto sulle questioni sospensive dell’esame del ddl Zan, bocciate per un solo voto di scarto, dimostra chiaramente quello che diciamo da tempo, o si cambia rotta o il ddl Zan va a fondo. Il Pd e il M5s hanno il dovere morale di discutere e trovare soluzioni. Se continuano ad arroccarsi saranno responsabili davanti al Paese di questo fallimento”.>>Tutte le notizie