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Confindustria, Draghi: «Il governo non alzerà le tasse, i soldi ora si danno»

23/09/2021 14:35 - Aggiornamento 23/09/2021 14:45

Si è aperto con grandi elogi per il premier Mario Draghi l’intervento di Carlo Bonomi. Confindustria si augura che l’ex numero della Bce “continui a lungo nella sua attuale esperienza” e prosegua “senza che i partiti attentino alla coesione del Governo pensando alle prossime amministrative con veti e manovre in vista della scelta da fare per il Quirinale”. Bonomi ha definito Draghi, uno degli “uomini della necessita”, diverso dagli “uomini della provvidenza” come chi ha dato vita a “un regime ventennale di oppressione” e dagli “uomini del possibile”, quelli del “calcio alla lattina”, del “rinvio eterno”. Dalla platea è partito dapprima un lunghissimo applauso, poi una standing ovation per il presidente del Consiglio.

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Confindustria, Draghi: «Il governo non alzerà le tasse, i soldi ora si danno»

«L’Italia vive oggi un periodo di forte ripresa, migliore di quello che avevamo immaginato solo qualche mese fa. Le previsioni del Governo, che presenteremo tra pochi giorni, stimano una crescita intorno al 6% per quest’anno, a fronte del 4,5% ipotizzato in primavera. La produzione industriale ha superato a luglio il valore registrato prima dell’inizio della pandemia. Le esportazioni nel secondo trimestre di quest’anno sono state del 4,8% più alte che nello stesso periodo del 2019, prima della crisi sanitaria», ha esordito il premier Mario Draghi. Poi il presidente del Consiglio ha chiarito: «La crescita che abbiamo davanti è in una certa misura un rimbalzo, legato alla forte caduta del prodotto interno lordo registrata l’anno scorso. Nel 2020, l’economia italiana si è contratta dell’8,9%, una delle recessioni più profonde d’Europa. Era dunque inevitabile che alla riapertura si accompagnasse una forte accelerazione dell’attività. La sfida per il Governo – e per tutto il sistema produttivo e per le parti sociali – è fare in modo che questa ripresa sia duratura e sostenibile. Dobbiamo evitare i rischi congiunturali che si nascondono dietro questo momento positivo».

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«Il Green pass è uno strumento di libertà, di sicurezza, per difendere i cittadini e i lavoratori»

«Il Governo sta agendo con la massima determinazione per evitare nuove chiusure. Voglio quindi ringraziare ancora una volta gli italiani per la convinzione con cui hanno aderito alla campagna vaccinale, e le imprese per l’impegno dimostrato nel cooperare alla sua organizzazione. A oggi, oltre 41 milioni di italiani hanno completato il ciclo vaccinale, quasi il 77% della popolazione con più di 12 anni. E per fine settembre contiamo raggiungere l’obiettivo di aver vaccinato l’80% della popolazione italiana. Bisognerà andare oltre, naturalmente, per le varianti», ha rimarcato Draghi. «La “variante Delta” ci obbliga a raggiungere tassi di vaccinazione ancora maggiori ma la strada è aperta e il processo si sta evolvendo bene. Anche per questo motivo abbiamo prima introdotto e poi allargato e reso sempre più stringente l’uso del Green Pass. A mio avviso, il Green pass è uno strumento di libertà, di sicurezza, per difendere i cittadini e i lavoratori e per tenere aperte le attività economiche e le scuole, che lo vogliamo», ha continuato poi il premier. «Voglio riaffermare, penso sia importante, che il governo da parte sua non ha intenzione di aumentare le tasse. In questo momento i soldi si danno e non si prendono», ha detto Draghi all’assemblea di Confindustria.

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Confindustria, Draghi parla dei rincari delle bollette

Qualche parola sui rincari delle bollette: «Senza un intervento del governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30%. Perciò abbiamo deciso di eliminare per l’ultimo trimestre dell’anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell’elettricità per le famiglie e le piccole imprese: ne discuteremo oggi stesso in Cdm. Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti. Si tratta di un intervento di oltre 3 miliardi, dopo quello da 1,2 miliardi avvenuto a giugno. E che ha una forte valenza sociale, per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili», ha detto il premier. E ancora: «Per le imprese sono particolarmente importanti i rincari sui materiali da costruzione, sul gas e sull’energia, e i problemi di approvvigionamento dei semiconduttori. Il governo è impegnato a trovare soluzioni immediate a questi problemi, e a disegnare strategie di lungo periodo per ridurre le nostre vulnerabilità».

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«Un governo che cerca di non far danni è già molto, ma non basta purtroppo per affrontare le sfide dei prossimi anni»

Non è mancata una battuta pungente: «Un governo che cerca di non far danni è già molto, ma non basta purtroppo per affrontare le sfide dei prossimi anni, in primis le tensioni geopolitiche, il protezionismo, ma anche il probabile mutare delle condizioni finanziarie, il graduale affievolirsi degli stimoli di bilancio», ha dichiarato fermo Draghi. Con orgoglio il presidente del Consiglio ha poi detto: «La mia presenza oggi è un ringraziamento a tutte le imprese e ai loro lavoratori. Per la vostra capacità di reagire e innovare, in anni molto difficili per la nostra società. Ma oggi vi chiedo di fare di più. Vorrei che la pagina che state scrivendo oggi con il vostro impegno fosse ricordata come un momento storico. Nessuno può chiamarsi fuori. Sono certo, conoscendo le virtù dell’impresa, che sarà una pagina di cui l’Italia andrà fiera». Leggi anche l’articolo —> Toto-nomi Quirinale, “chi muove davvero i fili”: il dopo Mattarella | Retroscena