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Nuovo piano vaccinale, Draghi: «Farò AstraZeneca, mio figlio l’ha già fatto»

20/03/2021 09:47 - Aggiornamento 20/03/2021 09:51

Draghi vaccini ultime news. «Non mi sono ancora prenotato, ma farò Astrazeneca». Lo ha annunciato il premier Mario Draghi parlando dei vaccini nella conferenza stampa sul dl Sostegni. «La mia fascia d’età prevede la vaccinazione con Astrazeneca, quindi sì, lo farò, lo ha fatto anche mio figlio in Inghilterra», ha puntualizzato il presidente del consiglio dopo aver illustrato il Dl Sostegni, che riguarda le «misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid 19».

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Draghi vaccini: «Farò AstraZeneca, mio figlio l’ha già fatto»

A proposito del piano vaccini il premier Draghi ha detto: «Siamo a 159mila vaccini giornalieri, arriveremo 500mila in aprile. Noi siamo partiti da 69mila vaccini al giorno, ora siamo a 160mila. Arriveremo a 500mila in aprile. E lì l’obiettivo è portarla anche a cifre più alte in maggio e giugno. Un po’ tutto il governo e tutta l’Italia è in grande attività per assicurare che la campagna di vaccinazione proceda con la massima velocità e la massima capillarità possibile. I siti vaccinali continuano ad aumentare. Solo in questi giorni sono aumentati del 25%». La sospensione del vaccino AstraZeneca non è stato un errore: «Quando un’agenzia europea ci dice: ‘continuate ma voglio prendermi un po’ di tempo per vedere se è sicuro’, se ci si mettesse nei panni miei o di altri governanti che avreste fatto? Avreste detto ‘proviamoci’?», ha spiegato Draghi. «La decisione non è stata presa per imitazione o per tutelare interessi tedeschi, nulla del genere. D’altronde c’è anche da dire che c’è stato un calo, ma solo in un giorno le vaccinazioni sono scese da 150 a 100mila, poi sono state quasi compensate» dalla somministrazione degli altri vaccini.

Puntualizzazioni sul piano vaccinale

Quanto agli Italiani dubbiosi su Astrazeneca, il premier ha detto: «Mi aspetto che sia temporaneo, se necessario valuteremo se fare una campagna ma credo che alla fine sarà la razionalità degli italiani a decidere su questo. Se ci sarà un effetto, credo che sarà temporaneo. L’obiettivo è di arrivare a 500mila dosi a metà aprile, siamo arrivati ora a 165 mila, a giugno contiamo di aumentare ancora». E ancora: «Tutti sono rimasti sospesi dalla risposta dell’Ema, che ha chiesto un’altra settimana di tempo. Tutti hanno condiviso una certa incertezza sulla risposta. Io penso di aver fatto bene, Speranza ha fatto bene, tanto più che la caduta delle vaccinazioni non è stata così drammatica», ha puntualizzato il presidente del Consiglio.

Parlando della campagna vaccinale «che è la base su cui riparte l’economia», Draghi ha osservato: «Le Regioni vanno in ordine sparso e questo non va bene. Noi andiamo forte a livello nazionale ma le Regioni sono molto difformi, alcune arrivano al 25% e altre al 5%: sono difformi nei criteri e nella capacità di somministrare i vaccini. L’Italia complessivamente è seconda in Europa per vaccinazioni, ma molto distante dal Regno Unito, per una serie di ragioni, dal numero di siti vaccinali a quello dei vaccinatori. (…) So che gli scienziati stanno guardando al problema», ha concluso Draghi. Leggi anche l’articolo —> Sardegna in zona arancione, Nieddu: «Chiediamo revisione dei criteri», le nuove restrizioni