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Sardegna in zona arancione, Nieddu: «Chiediamo revisione dei criteri», le nuove restrizioni

20/03/2021 09:03 - Aggiornamento 20/03/2021 09:11

Sardegna zona arancione da lunedì 22 marzo 2021, come previsto dall’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. L’isola dice addio alla zona bianca e passa alla fascia intermedia, assieme al Molise che era già in rosso. Una decisione che non è stata accolta con entusiasmo:«Chiediamo una revisione dei criteri, quindi del sistema complessivo, che determinano i passaggi da una zona all’altra e che non sono adeguati alla gestione delle realtà locali». Lo ha detto all’ANSA l’assessore della Sanità della Regione Sardegna, Mario Nieddu.

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Sardegna zona arancione

Sardegna in zona arancione, Nieddu: «Chiediamo revisione dei criteri», le nuove restrizioni

«Non è pensabile che si cambi fascia per un aumento del rischio da basso a moderato», ha dichiarato Nieddu a proposito del passaggio alla zona arancione dopo tre settimane, specificando: «I dati sono in miglioramento rispetto a quelli considerati». L’assessore ha specificato cosa ha determinato l’addio alla zona bianca: «Hanno inciso l’aumento del numero e della dimensione dei focolai, e il fatto che anche in Sardegna hanno fatto il loro ingresso le varianti che hanno aumentato l’indice di contagiosità». E ancora: «la maggior parte dei nostri parametri restano da zona bianca, abbiamo meno di 50 contagi per centomila abitanti, e la percentuale di occupazione delle terapie intensive e non intensive è bassissima». Ma cosa si può fare in zona arancione?

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Le misure per contenere il contagio

Resta il coprifuoco con il divieto di circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, fatta eccezione per motivi urgenti. È permesso all’interno dello stesso Comune lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22. Chiudono bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto per i bar è consentito fino alle ore 18. Stop all’apertura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Didattica a distanza al 50% per le scuole superiori, in presenza per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Si svolgeranno regolarmente le lezioni per scuole dell’infanzia, elementari e medie. Le università restano invece chiuse. Leggi anche l’articolo —> Covid, il bollettino di oggi: 25.735 nuovi casi e 386 morti, in Lombardia 5.518 contagi in 24 ore