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Francesco Le Foche: «Covid in primavera sarà domabile. Contagiati hanno bassa carica virale»

12/10/2020 09:15 - Aggiornamento 12/10/2020 09:22

«Ci sono le premesse per essere fiduciosi e aspettarsi che questa epidemia entro marzo-aprile sia finalmente domabile». Così al ‘Corriere della Sera’ Francesco Le Foche, immunologo clinico all’università La Sapienza, ha commentato l’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile, che riportava di 5.500 nuovi positivi e di 420 ricoverati in terapia intensiva. «Non sono preoccupato, la maggior parte dei contagiati esprime una forma di malattia molto blanda probabilmente perché la carica virale del Sars-CoV-2 è molto bassa. Le mascherine stanno svolgendo un ruolo fondamentale. Bloccano il virus o nella peggiore delle ipotesi ne riducono la trasmissione e questo fa sì che chi si infetta non riporta gravi danni», ha sottolineato l’esperto per nulla spaventato.

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Francesco Le Foche: «Covid in primavera sarà domabile. Contagiati hanno bassa carica virale»

Onde evitare malintesi, Francesco Le Foche ha chiarito che minor carica virale non significa che il Covid abbia perso di aggressività: «Il virus è esattamente lo stesso. Per carica virale si intende la quantità di virus che aggredisce una persona esposta al contagio. Se la carica è bassa l’ individuo non si ammala». Neppure le lunghe file per fare i tamponi impensieriscono l’immunologo: «È un problema limitato ad alcune realtà territoriali. Credo che la possibilità di richiedere il tampone rapido ai laboratori privati a un costo moderato allenterà la pressione sui drive in. Ricordiamo però che il test rapido antigenico è uno screening, in caso di positività serve comunque il tampone classico che rileva la presenza del virus». A proposito degli ospedali tornati a riempirsi Le Foche ha detto: «Entrano più pazienti ma altrettanti vengono dimessi in buona salute. La situazione è sotto controllo». La regola d’oro per uscirne è una sola: rispettare le misure anti Covid. «La mascherina, se usata correttamente. Indossarla sotto il naso è come non averla perché il virus è nel respiro. Chi ha una vita attiva dovrebbe cambiarla due volte al giorno, se è consunta è sporca non serve a niente», ha dichiarato fermo Le Foche.

Francesco le foche

«La battaglia verrà vinta dalla scienza che sarà pronta con vaccini e farmaci, quindi dobbiamo resistere altri 5-6 mesi»

Francesco Le Foche è convinto che la prossima primavera segnerà l’inizio di una nuova fase«La battaglia verrà vinta dalla scienza che sarà pronta con vaccini e farmaci, quindi dobbiamo resistere altri 5-6 mesi attrezzando gli ospedali meglio di quanto sia stato fatto fino a oggi, considerando anche che il Covid si mischierà con l’ influenza». Nel corso dell’intervista al “Corriere” questi ha specificato quali cure lo confortano«Sono sulla buona strada almeno 4 vaccini basati su diverse tecnologie. Uno o più tra questi dovrebbero essere pronti e somministrabili a fine inverno o anche prima. Sono inoltre in dirittura d’ arrivo gli anticorpi monoclonali, in cui credo molto. Avranno un ruolo fondamentale come è stato per altre malattie, ad esempio quelle autoimmuni. Sono farmaci biotecnologici che svolgono la funzione del sistema immunitario nel difenderlo. Nel caso di questo virus bloccano la proteina Spike grazie alla quale penetra nelle cellule e agiscono in 3-4 ore. I pazienti dopo 3 giorni stanno bene. Come Trump». Leggi anche l’articolo —> Covid, i numeri di oggi: 5.456 nuovi casi, oltre mille in Lombardia