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G20 Cultura a Roma, Draghi: «Quando il mondo ci guarda, vede arte, musica, letteratura»

30/07/2021 09:10 - Aggiornamento 30/07/2021 09:20

G20 Roma Colosseo«È un piacere accogliervi questa sera a Roma. Ringrazio il Ministro Franceschini per l’organizzazione dell’evento, e per il grande lavoro che ha portato alla stesura della Dichiarazione finale. Come sapete, questa è la prima ministeriale della Cultura nella storia del G20. Sono molto, molto orgoglioso che questo debutto avvenga in Italia. Questo posto stasera con questa luce testimonia meglio di ogni parola come storia e bellezza siano parte inerenti dell’essere italiani. Quando il mondo ci guarda, vede prima di tutto arte, musica, letteratura, segni della storia antica». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi alla cerimonia di apertura del G20 Cultura.

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G20 Cultura a Roma, Draghi: «Quando il mondo ci guarda, vede arte, musica, letteratura»

Il Colosseo, scelto come location dal ministro della Cultura Dario Franceschini, ha accolto le oltre 40 delegazioni attese per il G20 della Cultura. Presenti anche la direttrice del parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo, la sottosegretaria Lucia Borgonzoni, il direttore generale dell’Unesco, Audrey Azouley e quello del Museo Egizio di Torino, Christian Greco. «Voglio ringraziare chi lavora nei nostri teatri, nelle nostre biblioteche e nei nostri musei. Perché la riscoperta del passato è condizione necessaria per la creazione del futuro», ha sottolineato il premier Draghi nel suo discorso. L’ex numero uno della Bce ha esaltato le bellezze di cui gode il nostro territorio: «L’Italia è il Paese con il maggior numero di siti che l’Unesco considera Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Qualche giorno fa, scherzando, ho suggerito al Ministro Franceschini che forse la cosa più facile sarebbe considerare l’intero Paese come sito dell’Unesco. Su un totale di 58, ne ricordo solo alcuni: il centro storico di Roma, dove ci troviamo stasera, e quello di Firenze; la Valle dei Templi; le città sepolte di Pompei ed Ercolano; le Cinque Terre e la laguna di Venezia. Fino agli ultimi, prescelti pochi giorni fa: i cicli di affreschi del ‘300 a Padova e il suo gioiello, la Cappella degli Scrovegni, Bologna, coi suoi 62 chilometri di portici; Montecatini, inclusa tra le Grandi Città termali d’Europa. Sono luoghi che l’Italia custodisce per se stessa ma anche per il mondo intero».

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«Il sostegno alla cultura è cruciale per la ripartenza del Paese. Il settore dei viaggi e del turismo vale il 13% del prodotto interno lordo»

«Per chi è tornato a visitarci dopo i mesi vuoti della pandemia. Il sostegno alla cultura è cruciale per la ripartenza del Paese. Il settore dei viaggi e del turismo vale il 13% del prodotto interno lordo e impiega in maniera diretta o indiretta tre milioni e mezzo di persone. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dall’Unione europea, investiamo in queste attività quasi 7 miliardi di euro. Interveniamo sul patrimonio culturale di Roma, da Cinecittà all’Appia Antica. Il Giubileo del 2025 deve essere occasione di rilancio profondo e duraturo per questa città», ha spiegato il premier Mario Draghi. E ancora: «Abbiamo varato misure anche di sostegno a favore delle categorie più colpite. Voglio ricordare un punto che diventerà importantissimo, forse il più importante negli anni a venire: la transizione ambientale ha dei costi molto alti e lo Stato deve farsi carico di accompagnare cittadini e imprese in questo percorso. Conservazione non deve essere sinonimo di immobilismo. È per questo che agli investimenti associamo un programma di riforme e di semplificazioni. Dobbiamo permettere ai nostri giovani di liberare le proprie energie, il proprio dinamismo. Promuovere l’uso della tecnologia, ad esempio nella digitalizzazione di archivi e opere d’arte. Perché l’Italia sia, allo stesso tempo, custode di tesori e laboratorio di idee».

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Il bel discorso del presidente del Consiglio si è chiuso con un messaggio positivo: «Il nostro patrimonio culturale è il frutto dell’immaginazione dei nostri antenati. Quello dei nostri nipoti dipende da cosa sapremo fare noi. Questo G20 e la sua Dichiarazione finale mi rendono ottimista sulla nostra capacità di coniugare memoria e visione». Leggi anche l’articolo —> “Governo militare, se cade Draghi”, lo scrive Sorgi su “La Stampa”: scoppia il caso, di che si tratta