La chiusura anticipata del GF Vip 5, seppur chiesta da molteplici parti, non sembra rientrare nei programmi di Mediaset, che in una recente intervista su quanto accaduto nel reality viene con forza chiamata in ballo in quanto “corresponsabile”. Le parole di Alda D’Eusanio, ormai di pubblico dominio, sono valse alla conduttrice l’espulsione immediata ma quel che succede all’interno di Cinecittà è ancora bersaglio di accuse. A scagliarsi contro il circo del GF è questa volta la criminologa – nonché volto televisivo – Roberta Bruzzone.
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GF Vip chiusura anticipata, il reality ancora sotto accusa: “Sconcertante”
Intervistata da Il Fatto Quotidiano, la Bruzzone si è espressa molto chiaramente su quanto affermato dalla D’Eusanio nei confronti della coppia Pausini-Carta, sottolineando la delicatezza di certi temi e la leggerezza con la quale, invece, sono stati trattati. “Trovo – ha affermato la criminologa – che l’aspetto sconcertante di questa vicenda sia il fatto che ci si metta a fare una discussione di questo genere, toccando aspetti delicatissimi su un tema importante, come quello della violenza sulle donne, per gettare un’ombra terribile su una persona”. “Discorsi del genere sono intollerabili – ammonisce – e mobilitare gli avvocati è una mossa inevitabile e giusta. E le dirò di più… Non si può in un contesto come quello del ‘Grande Fratello Vip’ trattare con questa leggerezza temi delicati, parlo anche in generale”.
“È discutibile lo scenario, – ha proseguito la Bruzzone – così come è discutibile un programma che è diseducativo sotto ogni punto di vista. Nel cast in mezzo ad alcuni concorrenti ragazzini, ci sono persone di una certa età (si suppone di esperienza navigata) che pronunciano frasi terribili e non si rendono conto di quello che dicono. Un programma del genere, in un contesto di grande depressione e crisi come quello che stiamo vivendo, non dovrebbe andare proprio in onda”.
“Faccio fatica a pensare che l’editore non sia consapevole di cosa stia accadendo”
L’affondo al reality di Canale 5 prosegue: “Sei in un programma popolare che si rivolge ad una platea ampia. Così facendo si passa l’idea che si possa parlare di tutto. Sbagliato. Un atteggiamento nocivo del genere comporta la ‘normalizzazione sociale’ di argomenti (come il tema della violenza sulle donne) che invece necessitano di essere trattati con il giusto peso, visto che parliamo di fenomeni purtroppo di estrema diffusione. Non si possono scindere la linea editoriale dalla persona che partecipa ad un reality”.
“Se costruisci un programma con queste caratteristiche e fai delle polemiche e dei comportamenti negativi il filo rosso che tiene in piedi il ‘gioco’ per qualche punto di share in più, c’è una corresponsabilità. Il focus si accende sugli insulti, il body shaming, le offese, temi come la violenza sulle donne trattati con superficialità… Faccio fatica – conclude la Bruzzone – a pensare che l’editore non sia consapevole di cosa stia accadendo in quel determinato programma che così facendo scatena dinamiche pericolose”. >> Alda D’Eusanio eliminata con effetto immediato dal GF: bufera a Mediaset, la reazione di Laura Pausini