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Governo Draghi, Meloni: «Strano che Salvini parli a nome centrodestra», verso la spaccatura?

10/02/2021 17:30 - Aggiornamento 10/02/2021 17:38

Governo Draghi – Mercoledì 10 febbraio 2021. Draghi mette a dura prova non soltanto il Movimento 5 stelle, ma anche la solidità del centrodestra. Che ci fosse “aria di burrasca” lo si era intuito già al primo giro di consultazioni, quando Forza Italia, Lega e Fratelli di Italia si erano presentati come forze politiche singole. La conferma poi con la “giravolta” inattesa di Salvini, che si è detto favorevole al governo di “alto profilo”. Il senatore si è detto disposto a “gettare il cuore oltre l’ostacolo”, criticando apertamente “chi fa capricci, mette veti o ha dubbi”. Una chiara allusione al Pd e a Grillo, che sarebbero poco propensi a governare con i Verdi. A ribadire invece il suo no a Draghi la Meloni, che non ha risparmiato una “stoccata” allo stesso Salvini.

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Governo Draghi, Meloni: «Strano che Salvini parli a nome centrodestra», verso la spaccatura?

«Non penso che nel dopoguerra, fatte salve le dovute differenze, De Gasperi e Togliatti, Nenni ed Amendola, discettassero di massimi sistemi, c’era un paese da ricostruire. Noi siamo per riaprire tutti i cantieri ovunque, Pedemontana, Traforo del Sempione, Ponte sullo Stretto. Se altri sono per il no e per lo stop sarà il professor Draghi a dover trovare una sintesi», ha detto nei giorni scorsi Matteo Salvini, cercando di giustificare la posizione della Lega, che per la prima volta ha votato sì al Recovery Plan a Bruxelles. Salvini “voltagabbana”? Qualcuno lo ha detto, soprattutto per la svolta europeista. «Noi confermiamo il nostro atteggiamento costruttivo, responsabile, positivo e che ci porta a non parlare di ministeri», ha spiegato dal canto suo il leghista. Una posizione però che ha creato qualche malumore pure nel centrodestra, come appare chiaro leggendo le dichiarazioni di Giorgia Meloni pubblicate dall’Adnkronos. 

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“È naturale che si siano incontrati in vista della formazione della squadra di governo che appoggiano”

«È naturale che si siano incontrati in vista della formazione della squadra di governo che appoggiano, non foss’altro per ‘difendersi’ dalla preponderante presenza dell’asse Pd-M5S. È un bene che i partiti di Salvini e Berlusconi si raccordino nel ruolo nel governo», ha detto Giorgia Meloni, interpellata dall’Adnkronos dopo l’incontro tra i leader di Lega e Forza Italia, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Sul finale l’esponente di Fratelli di Italia non ha risparmiato una frecciatina al segretario del Carroccio: «Piuttosto trovo strano, se non frutto di un errore di interpretazione della stampa, che Salvini possa essersi espresso a nome di tutto il centrodestra nei rapporti con Draghi e il governo visto che Fratelli d’Italia ha detto che non voterà la fiducia e farà un’opposizione patriottica in Parlamento. Il centrodestra unito parlerà con una sola voce al prossimo vertice quando dovremo decidere i candidati alle amministrative». Leggi anche l’articolo —> Governo Draghi, Salvini: «Grillo non vuole la Lega», il M5s aspetta Rousseau