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Green pass obbligatorio over 12, Miozzo: “Puntiamo sulla comunicazione social”

14/09/2021 11:27

Il rientro a scuola per i bambini e ragazzi italiani è blindato, tra mascherine, distanziamento e misurazione della temperatura. Ma il caos cresce, e ai presidi mancanno regole chiare e unitarie. Lo dice Agostino Miozzo, ex coordinatore del Cts, che si dice favorevole all’estensione dell’obbligo vaccinale ai ragazzi di almeno 12 anni. Grazie all’obbligo di vaccinazione, oltre ai consueti gesti anti-contagio, la scuola rimarrà un luogo sicuro e si eviteranno chiusure.

Green pass obbligatorio over 12

Secondo Agostino Miozzo, ex coordinatore del Cts ed ex consulente del ministro Bianchi, l’obbligo di green pass andrebbe esteso anche agli studenti over 12. “Magari non subito – dice a La Stampa – ma a partire da metà ottobre, quando a tutti sarà stata data la possibilità di vaccinarsi. L’obbligo andrebbe accompagnato da un’importante campagna di comunicazione che lo trasformi in scelta consapevole. Senza fare del terrorismo bisognerà pur spiegare che con questa dannata Delta purtroppo vediamo anche giovanissimi finire in terapia intensiva, sia pure in percentuali limitate”.

Sulla comunicazione social, Miozzo punterebbe tutto. “Sull’epidemia sono stati più efficaci i post di Fedez e Ferragni che tutto il resto. Recluterei i 10 maggiori influencer e aprirei un canale social rivolto ai giovani, che parli il loro linguaggio. Perché ora con il calo della curva dei contagi la tensione si è abbassata ma dobbiamo far capire ai ragazzi che non è ancora il momento di abbassare la guardia”.

primo giorno di scuola

Non solo vaccino obbligatorio

Ma il green pass obbligatorio non è la sola arma che abbiamo a disposizione. “Il Green Pass è sicuramente uno strumento fondamentale, ma non è il solo – dice Miozzo -. Si devono anche continuare a seguire i mantra della lotta al Covid, tanto più nella scuola: mascherine, distanziamento, igienizzazione degli ambienti e delle mani. Magari con l’aggiunta di test a campione, come quelli salivari previsti nel piano per la ripartenza scolastica, che devono però essere ben organizzati e realmente rappresentativi”.

Troppa poca chiarezza, infine, sulle linee guida da seguire. “Nella scuola dal livello centrale devono essere impartite indicazioni chiare, granitiche. Altrimenti si rischia il caos”, ammonisce l’ex coordinatore del Cts. >> Zona gialla, cabina di regia: rischia la Calabria