Green Pass rafforzato sul lavoro. Da domani, 15 febbraio 2022, per chi ha almeno 50 anni o li compie entro il 15 giugno, sarà obbligatorio avere la super certificazione verde. Benché i numeri del contagio siano in calo, parimenti il dato delle terapie intensive, entra in vigore la norma prevista dal Dl 1/2022 (ora all’esame della Camera per la conversione in legge) che impone la certificazione verde rafforzata, da ottenere tramite il vaccino anti-Covid o la guarigione dal virus, per accedere ai luoghi di lavoro. Il Green pass base, vale a dire quello che si può ottenere anche tramite i tamponi, resterà valido solo per i lavoratori under 50.
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Green Pass rafforzato sul lavoro: dal 15 febbraio in vigore l’obbligo per over 50
Secondo quanto riportato da «Il Sole24Ore» i lavoratori di almeno 50 anni in Italia sono circa 8,8 milioni. Da domani, 15 febbraio 2022, saranno costretti a vaccinarsi per lavorare. Chi invece era occupato nella sanità, nella scuola e nel comparto sicurezza, era stato “spinto” a farlo già con l’obbligo vaccinale. Sortirà gli effetti sperati l’introduzione del Green Pass rafforzato sul lavoro? Sempre «Il Sole24Ore» riferisce che qualcosa si è mosso: con il dpcm entrato in vigore l’8 gennaio, che ha introdotto l’obbligo del vaccino per gli over 50, nella fascia di età fra 50 e 59 anni gli Italiani non vaccinati erano circa un milione all’inizio dell’anno e oggi sono 681mila.
Cosa rischia chi trasgredisce
Chi non potrà esibire il Super Green Pass, lo ricordiamo, non potrà essere ammesso sul posto di lavoro. Saranno considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto a conservare il posto di lavoro, fino al 15 giugno 2022. Ma non percepiranno in questo lasso di tempo alcuna retribuzione. Per i lavoratori pubblici e privati e i liberi professionisti non vaccinati è prevista una sanzione da 600 a 1.500 euro nel caso di accesso ai luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo. ”Le polemiche le guardo con un certo distacco e penso che l’obbligo vaccinale per gli over 50 sia stata una scelta giusta e coraggiosa. Credo che dobbiamo insistere ancora sui vaccini”, ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza, ospite di Mezz’ora in più su ‘Rai3’. Leggi anche l’articolo —> La pandemia non è finita, l’ultimo allarme dell’ECDC: “Omicron non sarà ultima variante”