Quello che sta succedendo in casa Movimento 5 Stelle, il botta e risposta di Beppe Grillo e Giuseppe Conte, le continue liti e le scissioni incominciano a preoccupare seriamente gli altri partiti della maggioranza. Non si esclude, infatti, che questa tempesta possa portare qualche conseguenza anche nell’esecutivo. E se per alcuni può essere motivo di timore, per altri, come per Matteo Salvini, è invece tema di speranza…
Grillo e Conte, la preoccupazione nella maggioranza
Per Silvio Berlusconi questo destino era già scritto: “E’ la conseguenza del loro “vizio di origine”. Non avendo né un vero progetto né dei valori unificati, era ovvio che chiamati alla prova dell’agire implodessero. Guardo con rispetto al loro travaglio, sperando che non crei difficoltà all’esecutivo”, ha commentato il leader di Forza Italia riguardo a ciò che sta succedendo tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Se da una parte c’è chi esprime qualche dubbio sulla tenuta del governo di fronte alla crisi del Movimento 5 Stelle, dall’altra c’è chi spera che i pentastellati implodano in fretta, così da lasciare il loro posto libero per qualcun altro. “Possono fare danni, ma se si fanno da parte andiamo avanti a fare cose per il Paese. Se Grillo e Conte si fanno da parte torniamo a parlare di sviluppo.
Facciamo decidere agli italiani quando si tornerà a votare, ma penso che la parabola del M5S sia esaurita, perché le idee di cambiamento che avevano sono state sostituite dalle poltrone”, ha dichiarato infatti Matteo Salvini. C’è poi Enrico Letta, che nonostante le preoccupazioni sulle ripercussioni negative che il crollo del Movimento 5 Stelle potrebbe avere sul governo, non si dice preoccupato per l’esecutivo. “E’ un travaglio complesso” a cui guardiamo “con grande rispetto e con un po’ di preoccupazione”. Per il dem, però, questo è ” il momento di unire, non di dividere”, in particolare in vista “dell’elezione del presidente della Repubblica”. Riguardo alla tenuta del governo, poi, ha dichiarato di non vedere alcun problema, poiché secondo lui “con la situazione in cui siamo, nessuno farà sì che queste difficoltà finiscano per ripercuotersi”.
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Grillo e Conte, Prodi: “Evitiamo commenti ipocriti”
Sulla questione è intervenuto anche l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi: “Non ho seguito il tipo di dinamiche e riflessioni che ci sono e non so come vada a finire. Fate conto che non sappia niente”, si è limitato a commentare a a margine della presentazione in Salaborsa a Bologna del libro del segretario Pd Enrico Letta “Anima e cacciavite”. “La querelle nel Movimento 5 Stelle sta finendo come tutto è iniziato, con un vaffa day, ma questa volta tra Grillo e Conte. Il dato più drammatico è però la conferma, giunta dallo stesso garante, che Conte non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione. Conte è stato Presidente del Consiglio, espressione grillina, per due anni e mezzo.
Grillo si è accorto solo adesso della sua indeguatezza o l’ex presidente del Consiglio andava bene per guidare il governo italiano ma non il Movimento 5 Stelle?”, ha invece affermato in una nota la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato Licia Ronzulli rispetto alle tensioni nel Movimento 5 Stelle. “Sono pronto per mettermi a disposizione di un Movimento 5 Stelle visionario e leader-less. Il Movimento ha scelto di eleggere un Comitato direttivo eletto dagli iscritti, ho sempre condiviso questa direzione”, ha scritto poi l’ex senatore pentastellato Nicola Morra. “Se si vuole cambiare il mondo, un utopista folle riesce molto di più di realisti opportunisti”, ha aggiunto inoltre.
Sul tema, infine, è intervenuto anche Stefano Patuanelli esponendo un punto di vista opposto rispetto a quello del collega Morra: “Penso che Conte sia una risorsa e continuo a pensarlo. Conte è stato premier del Movimento per due governi. E’ un momento difficile ma come sempre lo supereremo. Avanti con Grillo? Grillo è il garante del M5s, non smetterà di essere il garante”, ha sottolineato. >> Tutte le notizie di UrbanPost