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Chi è Ilaria Salis, la maestra detenuta in Ungheria: di cosa è accusata esattamente

31/01/2024 10:15

Ilaria Salis è apparsa davanti al giudice a Budapest, dove è detenuta dal febbraio 2023 a seguito dell’arresto in una manifestazione a cui ha partecipato nei giorni di un raduno di neonazisti. La maestra elementare, che si è sempre dichiarata innocente, è stata portata in aula con mani e piedi legati da catene. Rischia ben 24 anni di carcere. A sostegno di Salis erano presenti gli avvocati Eugenio Loasco e Mauro Straini. Quest’ultimo ha definito a dir poco sconvolgente vedere Salis «tirata come un cane, con manette attaccate a un cinturone da cui partiva una catena che andava fino ai piedi, con una guardia che la tirava con una catena di ferro». Tali pratiche violano le normative europee, da qui l’ondata di indignazione sui social. Ma chi è Ilaria Salis e di cosa è stata accusata esattamente? Leggi anche: Ilaria Salis, lettera choc dal carcere di Budapest: sevizie e dettagli raccapriccianti

Chi è Ilaria Salis e di cosa è accusata esattamente

Ilaria Salis, la maestra elementare 39enne di Monza si trova attualmente in carcere a Budapest, dove è stata condotta a febbraio del 2023. Secondo le autorità locali la donna avrebbe aggredito insieme ad altre persone due manifestanti tra il 9 e il 10 febbraio. Con lei c’erano gli esponenti di un gruppo di estrema sinistra. Gli aggrediti sono, invece, due militanti di estrema destra che si erano recati in piazza per commemorare il Giorno dell’Onore, ossia la data in cui si ricorda di quando un battaglione nazista nel 1945 tentò di impedire l’assedio di Budapest da parte dell’Armata Rossa. (continua a leggere dopo le foto)

Cosa sappiamo dell’insegnante detenuta da 11 mesi a Budapest

Gyorgy Magyar, avvocato di Ilaria Salis, ha detto che “non ci sono prove” contro l’insegnante di Monza, che, come dicevamo in apertura, si trova da undici mesi in carcere a Budapest. Risale infatti allo scorso giugno il no dei giudici ai domiciliari. Ad accusare Ilaria Salis però ci sarebbe un video che ritrae un gruppo di cinque persone che ne insegue altre due. Non una prova rilevante per i difensori dell’insegnante italiana. Si tratta di immagini, come scrive «Open», riprese da alcune videocamere di sicurezza. Il padre Roberto ha commentato il filmato a Prima di domani su Rete4: «Se mia figlia faceva parte di quel commando, è giusto che sia punita. Ma vedendo quelle immagini, sapendo qual è la partecipante a quell’attacco che viene indicata come essere mia figlia, quando vedo quella persona lì che corre in quel modo, io sicuramente non riconosco mia figlia. Perché mia figlia non corre così». (continua a leggere dopo le foto)

Chi è Ilaria Salis, la maestra detenuta da 11 mesi a Budapest

In aula, oltre ad Ilaria Salis, erano presenti altri due coimputati, un uomo e una donna tedeschi. La pm ha presentato però la 39enne come l’imputata principale: avrebbe partecipato a più aggressioni causando lesioni corporali aggravate, in “associazione per delinquere” con due persone. “È in dubbio lo stesso fatto che fosse presente alle aggressioni in questione. O che sia intervenuta incontrando i neonazisti. L’atto di rinvio della Procura è privo di fondamento. E non ci sono prove nemmeno per il concorso in associazione per delinquere, presenteremo le nostre prove”, le parole dell’avvocato difensore Eugenio Losco. Una “situazione carceraria e processuale che vìola le nostre leggi. Ilaria si è dichiarata non colpevole, ma ha spiegato di non aver mai potuto leggere gli atti, che non le sono stati mai tradotti. E di non aver ancora visto le immagini su cui sostanzialmente si fonda l’accusa. E quindi ha riferito di non poter presentare nessuna memoria, cosa che è ammessa nel processo ungherese”, ha rimarcato lo stesso legale. (continua a leggere dopo le foto)

Meloni telefona ad Orban: la difesa del penitenziario ungherese

Ad ogni modo l’immagine di Ilaria Salis in manette ha acceso un feroce dibattito anche da noi, com’era naturale che fosse. “La nostra legge vieta che venga esibito il detenuto con le manette e in condizioni di umiliazione mentre questo non è avvenuto in Ungheria.Su questo credo sia giusto intervenire”, ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ospite di ‘Avanti popolo’ in onda su Rai3. In vista del Consiglio Ue straordinario del primo febbraio, secondo quanto riferisce l’«Ansa», la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro ungherese Victor Orban. La premier italiana avrebbe nel pieno rispetto dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura ungherese, portato l’attenzione di Orban sul caso della nostra connazionale Ilaria Salis. Intanto, attraverso una nota, il servizio penitenziario di Budapest ha definito false le accuse mosse dai media italiani e ha definito “triste e immorale il fatto che queste calunnie siano riportate dalla stampa senza consultare la controparte”. La nota menziona le accuse di Carmen Giorgio, ex compagna di cella di Salis, che ha parlato di letti pieni di cimici, topi, maltrattamenti e uso di catene da parte del servizio carcerario di Budapest. Leggi anche: Liliana Segre racconta Auschwitz: ecco come è riuscita a sopravvivere