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Infermiera di Fano attacca il Cura Italia di Conte: «100 euro in più, non li voglio»

22/03/2020 11:12 - Aggiornamento 22/03/2020 11:15

Su Facebook sono migliaia gli infermieri che pubblicano i segni fisici e mentali delle lunghissime ore di lavoro a cui sono sottoposti. Instancabili, stanchi ma felici di fare il loro lavoro. Certo, se negli anni non avessimo assistito a tagli su tagli del settore sanità, forse ora non dovrebbero lavorare in queste condizioni. L’ultimo post diventato virale è quello di Michela Venturi, giovane infermiera di Fano che lavora nell’ospedale di Senigallia. Il post è un attacco ad una delle misure del “Cura Italia” di Conte, rivolto a tamponare gli effetti dell’emergenza Coronavirus.

Infermiera

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Il post di una infermiera di Fano contro il “Cura Italia”: «100 euro in più, non li voglio».

Tra le misure previste dal “Cura Italia” troviamo anche un aumento di 100 euro in busta paga da erogare ai lavoratori dipendenti che hanno prestato servizio durante il mese di marzo 2020. Per alcuni è un giusto compenso, per altri invece suona come “contentino”. Tra questi ultimi c’è l’infermiera Michela Venturi di Fano che sul suo profilo facebook pubblica la sua “denuncia”: «100 euro in più per chi lavora a marzo? Grazie, non li voglio perché il mio lavoro vale molto di più».

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Una lunga lettera di denuncia

Nel post dell’infermiera di Fano si legge: «Sa Signor Presidente Conte, quando finisco il mio turno e finalmente mi svesto, esco fuori e ho cosi FAME DI ARIA che respiro troppo profondamente, i mie polmoni che per 7/10 ore non erano abituati a tutta quell’aria si riempiono affannosamente…lo so dovrei respirare più lentamente quando sento l’aria fresca ma forse HO PAURA che arrivi troppo presto il momento in cui dovrò rimettere la mascherina e di conseguenza dosare nuovamente ogni mio respiro per non andare in affanno. Spesso quell’aria fresca, introdotta così voracemente, mi va anche nello stomaco. E allora spesso mi vengono un pochino di conati ma rimango in piedi perchè domani dovrò fare ancora il mio lavoro e non mollo.»

coronavirus picco epidemia

La lettera continua con: «IL MIO LAVORO VALE MOLTO DI PIù DI 100 EURO, DIGIUNARE DA CIBO E ACQUA VALE MOLTO DI PIù DI 100 EURO, BAGNARSI LE MUTANDE DI PIPì E DOVERSELE TENERE COMUNQUE ADDOSSO VALE MOLTO DI PIù DI 100 EURO, RINUNCIARE A GUARDARE I MIEI CARI NEGLI OCCHI ANCHE MENTRE MANGIO VALE MOLTO DI PIù DI 100 EURO, RINUNCIARE AGLI ABBRACCI DI MIA NIPOTE DI 4 ANNI E INSISTERE A DIRLE DI STARMI LONTANO ANCHE SE LEI PIANGE PERCHE’ VUOLE ZIA VALE MOLTO DI PIù DI 100 EURO.QUESTA ROBA TI SPACCA IL CUORE!»

Ospedale

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Chi percepisce il bonus 100 euro e cosa prevede

Il decreto Legge n. 18/2020 prevede che i lavoratori dipendenti che hanno lavorato durante il mese di marzo 2020 saranno premiati con un bonus massimo di 100 euro, calcolato tramite un conteggio ore. Il bonus è al netto delle tasse e sarà erogato nella busta paga di aprile 2020 assieme al bonus Renzi. Spetta ai lavoratori sia pubblici che privati con un reddito complessivo netto non superiore ai 40 mila euro.