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Chi è Sebastiano Spampinato, il presunto killer di Jenny Cantarero uccisa a Misterbianco

15/12/2021 10:23 - Aggiornamento 15/12/2021 10:26

Trovato morto in un casolare il presunto assassino di Jenny Cantarero, 27 anni. La giovane è stata uccisa venerdì scorso a colpi di arma da fuoco a Lineri, frazione di Misterbianco (Catania) di fronte al panificio dove lavorava. Ad aver assistito impotente alla scena una collega, che ha dichiarato che l’aggressore aveva il volto coperto. L’unico sospettato per l’omicidio è stato rinvenuto cadavere ieri dalle forze dell’ordine. Si tratta di Sebastiano Spampinato, 30 anni.

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Sebastiano Spampinato

Chi è Sebastiano Spampinato, il presunto killer di Jenny Cantarero uccisa a Misterbianco

Lo hanno trovato nel cortile di un casolare abbandonato del villaggio Campo di Mare, a Vaccarizzo, alla periferia di Catania. Suicida probabilmente con la stessa arma con cui ha tolto la vita a Jenny Cantarero. Secondo quanto riferito da alcuni media l’uomo, benché fosse sposato, aveva avuto con la ragazza una relazione definita da amici e conoscenti «burrascosa». Il cadavere di Spampinato è stato rinvenuto ieri in una casa disabitata alla periferia Sud di Catania. L’abitazione, stando a quanto riportato da «Leggo», sarebbe di proprietà di una zia di Sebastiano Spampinato. La pistola con cui si è ucciso è una Beretta modello 92 con matricola abrasa. Accanto ad essa gli agenti hanno rinvenuto due caricatori contenenti 20 proiettili calibro 9 x 21. Le verifiche del Ris di Messina potranno accertare se sia la stessa arma impiegata per l’uccisione della 27enne.

Sebastiano Spampinato

Le ipotesi al vaglio degli investigatori

Secondo gli investigatori l’omicidio di Jenny Cantarero era stato organizzato dal suo ex nei minimi dettagli, pianificato come una vera e propria esecuzione. Non ha avuto pietà della giovane. E pensare che soltanto qualche settimana prima sul suo profilo social Spampinato aveva scritto: “Rispetto per le donne, l’8 marzo è tutti i giorni”. Sebastiano Spampinato, 30 anni, lavorava in un centro scommesse di Gravina di Catania. Era un ultras del Catania calcio con qualche frequentazione con ambienti criminali dei quartieri della città. A tracciare un identikit dettagliato del presunto killer «Il Giornale». Qui si legge: “Pare avesse qualche piccolo precedente per truffa. Era figlio di Lorenzo Spampinato, assassinato a Torino una ventina di anni, e aveva una lontana parentela con Santo Mazzei, ‘u carcagnusu, boss dei corleonesi. (…) Era sposato e padre di due figli di 11 e 7 anni”. Leggi anche l’articolo —> Jenny Cantarero, trovato morto presunto omicida in un vecchio casolare: carabinieri sul posto

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