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Sabrina Ferilli parla della sua esperienza in “L’amore Strappato”: «Il ruolo di Rosa ha un grande carico emotivo»

10/02/2021 16:49

Questa sera, 10 Febbraio 2021, torna su Canale 5 la fiction “L’amore strappato”, diretta da Simona Izzo e Ricky Tognazzi. L’opera è liberamente ispirata alla storia vera di Angela Lucanto, già raccontata dai giornalisti Caterina Guarneri e Maurizio Tortorella nel libro “Rapita dalla giustizia”. La protagonista della serie “L’amore strappato” è Sabrina Ferilli. L’artista si è lasciata andare ad una lunga intervista ai microfoni di Tv Sorrisi e Canzoni. La Ferilli ha parlato del suo personaggio Rosa, una donna coraggiosa a cui viene strappata la figlia a causa di accuse di molestie rivolte a suo marito, il padre della piccola. Rosa dovrà combattere contro la malagiustizia e i giudizi della comunità.

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“L’amore strappato”, Sabrina Ferilli parla del suo personaggio Rosa

Durante una lunga intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, Sabrina Ferilli ha parlato della sua esperienza nel ruolo di Rosa nella fiction di Canale 5 “L’amore Strappato”. Sul suo personaggio l’attrice ha dichiarato: «È vero. Emotivamente ha significato tanto. Quando interpreti dei ruoli che ti portano a soffrire su ingiustizie così grandi, soprattutto sapendo che questa è una storia vera, e quindi ci sono persone in carne e ossa che hanno vissuto tutto questo, allora il dolore diventa più tangibile, più concreto. Ho fatto però attenzione a non dare l’immagine di una donna che fosse contro la giustizia o che avesse da rivendicare un torto verso un giudice o un magistrato. Perché mi piace pensare che anche un errore mostruoso come questo possa essere fatto in buona fede per la tutela di un minore».

La serie prende spunto da una storia vera

Alla domanda “Raccontare questa vicenda è stato utile per evitare nuovi errori o paradossi giudiziari?”, Sabrina Ferilli ha risposto: «Niente è facile, ci vuole tempo e perseveranza, tenendo però sempre presente, e lo sottolineo, che nessuno toglie importanza al lavoro delle case famiglia, degli assistenti sociali e dei tribunali minorili. Ciò detto, quando in contesti come questi succedono cose drammatiche, bisogna non solo avere il coraggio di sottolinearle, ma se ci sono anomalie strutturali, di leggi non giuste, si deve avere il coraggio e l’urgenza di modificarle». >> Altri Gossip