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Ungheria, Ursula von der Leyen pronta ad intervenire sulla legge anti-lgbt: “È vergognosa”

07/07/2021 13:06 - Aggiornamento 07/07/2021 16:46

L’Ungheria ha una legge anti-Lgbt che non rispetta i diritti che dovrebbero essere garantiti in tutti i paesi dell’Unione Europea. Ursula von der Leyen tira fuori gli artigli e ha dichiarato di essere pronta ad attuare qualsiasi provvedimento purché questa legge venga cancellata.

Legge anti-lgbt ungheria

Legge anti-Lgbt in Ungheria von der Leyen

La von der Leyen è pronta ad aprire una procedura d’infrazione contro l’Ungheria. “Se l’Ungheria non aggiusterà il tiro la Commissione Ue userà i poteri ad essa conferiti in qualità di garante dei trattati. Noi ricorriamo a questi poteri a prescindere dallo Stato membro”. In caso Budapest non voglia mollare l’osso la presidente della Commissione Europea sarebbe anche pronta a bloccare il suo Recovery plan.

La legge anti Lgbt adottata in Ungheria è stata definita dalla von der Leyen “vergognosa”. La legge, ha espresso la donna, “contraddice profondamente i valori fondamentali dell’Ue. Userò tutti gli strumenti che sono a disposizione della Commissione per difendere questi valori”.

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ursula von der leyen

Il testo della legge anti-Lgbt in Ungheria

La legge specifica che “le pubblicazioni con rappresentazioni di giovani Lgbt non possono essere più mostrate ai minori”. La cosa più sconcertante secondo la von der Leyen è che la tutela dei bambini venga usata come “pretesto per per discriminare l’orientamento delle persone”. In questo modo l’Ungheria considera l’omosessualità e la transessualità ai pari della pornografia. La presidente della Commissione Europea ha dichiarato che farà di tutto per cambiare la legge. “Quando difendiamo parti delle nostre società noi difendiamo la libertà di tutta la nostra società”.

Anche Paolo Gentiloni ha storto il naso verso il provvedimento dell’Ungheria. “La Commissione Ue sta valutando il Pnrr dell’Ungheria soprattutto sul rispetto delle raccomandazioni Ue 2019-2020, tra cui rispetto dello stato di diritto, corruzione, indipendenza dei giudici”. Lavoriamo “per chiudere la discussione al più presto ma rispettando le regole”, ha concluso.>>Tutte le notizie