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Leucemia fulminante cos’è, sintomi e terapie: come riconoscerla

08/06/2021 17:09 - Aggiornamento 08/06/2021 17:12

Si è spento Michele Merlo, cantante ed ex concorrente di “Amici”. Aveva appena 28 anni ed era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dopo essere stato colpito da una emorragia cerebrale, scatenata da una leucemia fulminante. Su “Today” l’intervista alla professoressa Simona Sica, direttore UOC Ematologia e Trapianto di cellule staminali emopoietiche del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. L’esperta ha chiarito cos’è la leucemia fulminante, specificando le terapie e i sintomi.

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leucemia fulminante

Cos’è la leucemia fulminante: sintomi e terapie

«Di per sé la leucemia acuta è già una malattia rara, colpisce 1/2 persone su centomila abitanti. Per di più non tutte le forme di leucemia acute sono definite fulminanti. C’è, all’interno delle leucemie acute, una forma, che è la leucemia acuta mieloide, che si chiama leucemia acuta promielocitica, nominata fulminante perché, se di base la leucemia porta ad un crollo di tutti i valori normali del sangue, comprese le piastrine, in questa variante c’è un turbo drammatico della coagulazione del sangue. Questi pazienti possono sanguinare improvvisamente e, nei casi più rari e drammatici, essere colpiti da una emorragia cerebrale. Sono forme rare, come rara è la presentazione di una emorragia cerebrale», ha spiegato a “Today” la prof.ssa Simona Sica. «I sintomi sono uguali a quelli di una grossa influenza, o di una grossa tonsillite. Sono sintomi aspecifici e non diversi da quelli di altre patologie molto più frequenti. Il problema è proprio questo: l’anziano va in pronto soccorso, il giovane no. E anche il medico, se viene contattato, è più incline a pensare che non si tratti di una malattia acuta e fulminante, soprattutto nel caso di una persona giovane», ha sottolineato.

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«L’Italia è assolutamente all’avanguardia sul tema. Il nostro problema è come fare per evitare queste morti improvvise»

A che punto è oggi la ricerca? «Il trattamento della leucemia acuta premelocitia è una storia tutta italiana. A partire dagli studi dei professori Lococo e Pedicci, l’Italia è assolutamente all’avanguardia sul tema. Il nostro problema è come fare per evitare queste morti improvvise che non si vedono solo nel nostro Paese: gli specialistici ematologi hanno il compito di sensibilizzare i colleghi, soprattutto gli urgentisti, se compare una sindrome emorragica inspiegata», ha chiarito la Sica. E ancora: «L’unico modo di prevenire è avere un rapporto con il medico curante, ma spesso è impossibile perché ci si conosce poco. La prevenzione non si può fare, anzi è basata sul fatto che se io sto male dovrei avere accesso alle cure e ad una diagnostica differenziale. Il problema reale è fare la diagnosi», ha dichiarato sempre la professoressa. Leggi anche l’articolo —> Chi era Michele Merlo, vita privata e carriera: tutto sul cantante “Mike Bird”