Per la terza serata del Festival di Sanremo 2021, quella delle cover, Lo Stato Sociale dà seguito alla premessa iscritta nel nome del gruppo. In una performance dal sapore di protesta sociale, il gruppo bolognese porta sul palco una delegazione di lavoratori dello spettacolo, tra le categorie più colpite dall’emergenza Coronavirus e spesso esclusa dalla distribuzione di aiuti. Insieme a Lo Stato Sociale e ai lavoratori dello spettacolo sull’Ariston ci sarà Sergio Rubini, che non canterà ma proporrà per lo più “un racconto”, come ha anticipato il gruppo.
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La rappresentanza del mondo dello spettacolo
Per riportare al centro dell’attenzione l’emergenza in cui versa il mondo dello spettacolo, Lo Stato Sociale porta fisicamente una delegazione di lavoratori sul palco dell’Ariston. Ce ne saranno molti in rappresentanza delle diverse categorie e professioni durante la loro esibizione, il 4 marzo. Il principio del collettivo è il fil rouge della carriera de Lo Stato Sociale e dell’esperienza del gruppo a Sanremo 2021. Ne è una dimostrazione la scelta di non dare un microfono a Lodo Guenzi per l’esecuzione del brano in gara, “Combat Pop”, spesso considerato erroneamente frontman della band, per rimarcare il significato di “gruppo”. Il collettivo è sempre più forte dell’individuo. E infatti, nella storia del gruppo, tutto è diviso per sei. Perché nella comitiva è compreso anche Matteo Romagnoli, manager e fondatore della loro etichetta Garrincha Dischi. Diviso per sei fu anche il compenso di Lodo a X Factor. “È una dinamica che funziona, è il nostro circolino, la nostra cooperativa. Lo abbiamo copiato dai Queen”, racconta Lo Stato Sociale a Il Corriere.
Dall’altro lato, nell’esibizione con i lavoratori dello spettacolo si può leggere un atto di riconciliazione tra gli artisti e il Festival di Sanremo, dopo una diatriba durata mesi tra chi voleva il Festival e chi invece invocava il rispetto delle regole. Perché se si apre il Teatro Ariston, allora perché tutti i restanti teatri, cinema ed eventi no? La contesa ha visto anche la partecipazione decisiva del Ministro della Cultura Dario Franceschini, la cui parola ha definitivamente messo fine alla questione.
Lo Stato Social a Sanremo con la cover di “Non è per sempre”
Di forte impatto, anch’esso ambivalente, il brano scelto da Lo Stato Sociale: “Non è per sempre”, degli Afterhours. Manuel Agnelli, voce e frontman del gruppo, sarà quindi presente sul palco nella serata cover sia come ospite dei Maneskin che come autore per Lo Stato Sociale. Il titolo si carica di un messaggio di speranza, di apertura, di ripartenza, come vuole Amadeus per questo Sanremo 2021. Dall’altro lato, la canzone non risparmia le critiche, con un attacco di brano che recita “Questa nazione è brutta / Ti fa sentire asciutta/ Senza volontà / E gioca a fare Dio / Manipolando il tuo DNA / Così se vuoi cambiare / Invece resti uguale / Per l’eternità”.
La frase centrale del capolavoro degli Afterhours, pubblicato nel 2009, “il tuo diploma in fallimento è una laura per reagire”, inquadrava anche lo spaesamento dei giovani di fine millennio. “Non è cambiato niente”, dice Bebo. E il collega: “C’è anche una lettura contemporanea sul fallimento del capitalismo, le cui criticità sono state evidenziate ancora di più dalla pandemia. Tutto questo deve essere di stimolo a ripensare il sistema”. >> Tutte le notizie sul Festival di Sanremo 2021