Luca Gaudiano, ospite ad “Oggi è un altro giorno”, ha parlato dei mesi difficili al fianco di suo padre che ha lottato a lungo contro un’importante malattia che lo ha portato via. Il 29enne, vincitore di Sanremo Giovani con “Polvere da sparo” nel recentissimo Festival, ha dedicato il traguardo proprio al papà scomparso. Tutti ricorderete le parole sue sul palco dell’Ariston: «La vittoria è per mio padre, ci ha lasciati due anni fa ma oggi è qui con me».
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Luca Gaudiano a “Oggi un altro giorno”: il dolore per la morte del padre
Luca Gaudiano, in arte solo Gaudiano, proprio perché ha voluto portare con sé il cognome di suo padre Ciro, morto a causa di un tumore al cervello, circa due anni fa. Il cantante ha deciso di iniziare la sua carriera senza dimenticare le sue origini, i suoi affetti più cari. Da qui l’omaggio al papà che si è spento per una brutta malattia. Ospite da Serena Bortone al programma di Raiuno “Oggi è un altro giorno”, Gaudiano ha raccontato: «Io ho fatto partire la mia carriera con una canzone legata a mio padre. Volevo che nel mio nome ci fosse anche una certa parte di eredità e che dunque nel mio nome ci fosse anche lui. L’unica cosa per farlo era utilizzare il nostro cognome». Rabbia ne ha provata tanta per la scomparsa: «Ha lottato e non ce l’ha fatta», ha rimarcato il giovane. Ricordando i momenti della malattia di suo padre, Gaudiano ha confidato: «Ho capito che l’amore non conosce ruoli, nel senso che non si è più padri o figli, si è innamorati. Io con tutto l’amore che provavo per mio padre non mi sono posto domande, lui era l’amore della mia vita, non potevo privarlo del mio aiuto, del mio sostentamento che era naturale».
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— oggieunaltrogiorno (@altrogiornorai1) March 17, 2021
Il retroscena sulla canzone “Polvere da sparo”
Il papà Ciro ha sempre sostenuto la passione del figlio Luca per la musica: a 15 anni gli ha regalato la sua prima chitarra. Quel che non tutti sanno è che la canzone che ha trionfato al Festival di Sanremo, “Polvere da sparo”, è stata scritta subito dopo i funerali dell’uomo. Gaudiano l’ha scritta su un tovagliolo durante il lungo viaggio in treno, sette ore, da Foggia a Milano. «Una canzone così forte che Luca ha custodito nella speranza di poterla un giorno gridare a voce alta al mondo», ha raccontato il fratello Emilio al “Corriere della Sera”. Leggi anche l’articolo —> Chi è Gaudiano, vita privata e carriera: tutto sul cantante italiano