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Luigi Di Maio a ‘L’Intervista’: «Non ho mai venduto bibite allo stadio San Paolo»

28/05/2020 09:33 - Aggiornamento 28/05/2020 09:39

Luigi Di Maio, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel Governo Conte bis, si è raccontato, come forse mai prima d’ora, da Maurizio Costanzo, al programma ‘L’Intervista’, che andrà in onda oggi, 28 maggio 2020, in seconda serata su Canale 5. Una chiacchierata a cuore aperto: tra le ambizioni del 33enne, ad esempio, scopriamo che non c’era assolutamente il sogno di diventare un politico. Il titolare della Farnesina, in vena di confessioni, ha detto che il suo «idolo era Michael Schumacher. Ho sempre avuto una grande passione per i motori sono sempre stato appassionato di motorsport e non al calcio. Tifo Napoli, ma da piccolo invece che il calciatore volevo fare il pilota». 

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Luigi Di Maio

Luigi Di Maio a ‘L’Intervista’: «Non ho mai venduto bibite al San Paolo»

Parlando del suo passato Luigi Di Maio ha confidato: «Non ho mai fumato uno spinello e solo una volta in vita mia una sigaretta. Non sono mai stato affascinato dal fumo». Il ministro degli Affari Esteri ha smentito da Maurizio Costanzo anche una bufala che gira da tempo sul web«Premettendo che vendere le bibite non è un disonore. Non ho mai venduto le bibite. Quella foto che gira, ormai da anni, su di me al San Paolo è fake, possiamo dirlo ufficialmente. Non è assolutamente vera». A ‘L’Intervista’ il giovane politico ha precisato di essersi guadagnato da vivere allo stadio, ma in tutt’altra tenuta: «Ho lavorato qualche estate al San Paolo, ma stavo in giacca e cravatta, accoglievo i cosiddetti vip in tribuna autorità, tra cui il presidente del Napoli e tutti gli altri», ha spiegato l’ex leader del Movimento 5 stelle. 

Luigi di Maio

«Quando sarà permessa la mobilità tra le regioni correrò nella mia Pomigliano d’Arco»

«Fare il manovale, il cameriere, sono esperienze che ti forgiano. Come si dice dalle mie parti, saper campare te lo insegna il lavoro», ha insistito il capo della Farnesina. Diciamo che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa Luigi Di Maio nel corso dell’intervista. Rispondendo a una domanda sulle «carognate subite in questi anni», il 33enne ha tirato in ballo «le notizie false inventate sul suo conto». «Usare il lavoro umile come offesa è una carognata per i tanti i ragazzi che fanno lavori umili», ha dichiarato il ministro degli Affari Esteri. Da Maurizio Costanzo Di Maio ha manifestato anche il desiderio di tornare nella sua terra d’origine: «Quando sarà permessa la mobilità tra le regioni una delle prime cose che farò sarà correre nella mia Pomigliano d’Arco a vedere la mia famiglia. E devo andare a salutare la famiglia del poliziotto di Napoli che ha perso la vita durante l’inseguimento di alcuni malviventi», ha detto il politico, alludendo all’agente di polizia Pasquale Apicella, 37 anni, morto nel tentativo di fermare due malviventi dopo una rapina in banca lo scorso aprile. leggi anche l’articolo —> Ambra Angiolini: «Ero molto gelosa di Renga, ora è il mio vicino di casa. Con Allegri invece…»