Maria Chindamo ultime notizie: l’indagine passa da una fase di stallo ad un clamoroso passo indietro. L’indiscrezione è di queste ore: sarebbe stato archiviato il fascicolo del procedimento a carico di Rocco, figlio di Salvatore Ascone.
Archiviato il fascicolo a carico del figlio di Salvatore Ascone
Si tratta del proprietario della casa sita di fronte alla azienda agricola dell’imprenditrice scomparsa. Rocco era accusato con il padre di concorso in omicidio con ignoti. Secondo la Procura padre e figlio avrebbero manomesso le telecamere di video sorveglianza presenti nell’abitazione, collocate in direzione del cancello di ingresso della tenuta della Chindamo. Proprio in quel punto la donna il 6 maggio 2016 fu aggredita e sequestrata. Se funzionanti le succitate telecamere avrebbero ripreso la brutale e pianificata aggressione di cui è stata vittima la povera Maria. Una ‘coincidenza’, questa, risultata alla magistratura inquirente fin dalla prima ora alquanto sospetta.
Il Gip presso il Tribunale dei minorenni, decidendo di archiviare il fascicolo ha accolto la tesi dell’avvocato difensore di Rocco Ascone. Ultimate le indagini il pm aveva chiesto l’archiviazione per insufficienza di prove che potessero portare il giovane a processo. Richiesta alla quale si era opposto Vicenzo Chindamo, fratello di Maria, rappresentato dagli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza.
Scomparsa Maria Chindamo: l’inchiesta fa un clamoroso passo indietro
Il 53enne di Limbadi Salvatore Ascone, detto ‘U Pinnularo’, fu arrestato nel luglio 2019 con l’accusa di concorso in omicidio, in quanto sospettato di essere coinvolto nel sequestro di Maria Chindamo. L’uomo fu poi rimesso in libertà nell’agosto dello stesso anno per decisione del Tribunale del Riesame di Catanzaro. L’accusa per Ascone, già noto alle forze dell’ordine, è di avere partecipato al delitto dell’imprenditrice scomparsa in concorso con ignoti. Nello specifico, la Procura sospetta che abbia manomesso le telecamere di video sorveglianza della sua abitazione per evitare che riprendessero l’aggressione e il sequestro alla donna, avvenuti proprio di fronte la sua proprietà in località Montalto a Limbadi.
Scomparsa Maria Chindamo: la scheda di Chi l’ha visto?
Sesso:F
Età:43 (al momento della scomparsa)
Statura:165
Occhi:castani
Capelli:castani
Scomparso da:Limbadi (Vibo Valentia), frazione Montalto
Data della scomparsa:06/05/2016
Data pubblicazione:24/05/2016
Maria Chindamo, 43 anni, è scomparsa il 6 maggio 2016 da Nicotera. Ha svolto per tanti anni la professione di commercialista ma da qualche tempo ha deciso di dedicarsi allo sfruttamento di alcune terre di sua proprietà diventando una imprenditrice agricola. Da Laureana di Borrello (Reggio Calabria), dove vive, giornalmente si sposta a Limbadi (Vibo Valentia) nella contrada Montalto per gestire la sua azienda agricola. Il giorno della scomparsa doveva incontrarsi con un bracciante di origine bulgara. L’uomo intorno alle 7:30 ha trovato l’auto della donna aperta con il motore ancora acceso e ha dato l’allarme. L’elemento che sin da subito ha destato preoccupazione sono state le tracce di sangue trovate a bordo del fuoristrada della donna che è scomparsa nello stesso periodo dell’anniversario della morte del marito, suicidatosi un anno prima quando i due vivevano a Rosarno (Reggio Calabria).