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Maria Chindamo colpita anche da morta, raid nella sua azienda agricola: rubati attrezzi

11/09/2020 09:02 - Aggiornamento 11/09/2020 09:09

Maria Chindamo news: furto di mezzi agricoli nella azienda dell’imprenditrice 44enne sequestrata e uccisa il 6 maggio 2016 davanti la porta di ingresso della sua azienda agricola sita in contrada Carini di Località Montalto (Limbadi, Vibo Valentia).

Maxi furto nella tenuta di Maria Chindamo: rubati mezzi agricoli

Dei malviventi hanno portato via dalla tenuta Chindamo diversi macchinari agricoli, tra cui uno di ingente valore. A denunciare il furto ai carabinieri di Limbadi, si apprende dall’Agi, sarebbe stato il signor Giacomo Zappia, nominato curatore giudiziario dell’azienda dopo la scomparsa della donna vittima di lupara bianca. Rubati altri attrezzi agricoli anche in un’azienda agricola vicina.

«È come se la si volesse colpire anche da morta»: l’amarezza del fratello di Maria

Scosso e amareggiato per l’accaduto, Vincenzo Chindamo, fratello di Maria, ha dichiarato: «È come se Maria non possa mai trovare pace e qualcuno danneggi la sua famiglia e il suo lavoro anche da morta. Spero sia fatta luce su tutto». Queste parole pronunciate a LaCNews24.it«È come se la si volesse colpire anche da morta» – fanno temere la possibilità che al di là del furto degli attrezzi agricoli vi sia una finalità intimidatoria. Quest’azione criminale nasconde altro? Si domanda comprensibilmente il fratello di Maria. Potrebbe interessarti anche —> Maria Chindamo clamorosi sviluppi indagini: si cerca una Golf che “faceva da vedetta”

INTERVISTA ESCLUSIVA VINCENZO CHINDAMO

Vincenzo Chindamo, lo sfogo su Facebook: «Che lo Stato intervenga»

A Facebook Vincenzo Chindamo affida il suo sfogo per una giustizia che tarda ad arrivare.

“Non uccidere
Non rubare
Uccisa Maria, i suoi sogni di Mamma…di Donna…di Lavoratrice. Ancora si tenta di uccidere la forza rimasta di andare avanti e di costruire la propria vita e il proprio futuro da quello che rimane di quella bella famiglia.
La criminalità non ha morale, cuore e dignità e questo lo sapevamo! Ma forse c’è ancora tanto da sapere.
CHE LO STATO INTERVENGA
Il fuoco eterno già li attende
Le sbarre quando?”

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