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Mario Cipollini malattia: «Il mio cuore era compromesso e non lo sapevo…»

10/01/2021 12:40 - Aggiornamento 10/01/2021 12:43

«Quelle pedalate potevano essere le ultime della mia vita. Il mio cuore era compromesso e io non lo sapevo. Sentivo, però, che qualcosa non andava, percepivo, insomma, che la mia ‘macchina’ non funzionava come al solito. E noi ciclisti, che con il corpo abbiamo un rapporto intenso poiché viviamo in solitudine tante ore di fatica e silenzio, percepiamo subito anche la più piccola anomalia», comincia così l’intervista che Mario Cipollini ha concesso ad “Ok Salute e Benessere”. Il 35enne, uno dei migliori velocisti della storia e divenuto campione del mondo di ciclismo, ha parlato di un suo importante problema di salute: l’atleta ha raccontato di aver avuto una miocardite.

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Mario cipollini

Mario Cipollini malattia: «Il mio cuore era compromesso e non lo sapevo»

«I primi segnali d’allarme risalgono all’estate del 2019, precisamente nel mese di agosto: consapevole delle mie capacità, non riuscivo a dare il massimo nella prestazione atletica. Non pretendevo certamente di raggiungere i livelli di performance di quando ero atleta, ma una stanchezza eccessiva e un opprimente dolore al petto iniziavano a farmi preoccupare. Lì per lì non ho però pensato subito al peggio, tanto che ho valutato questo malessere come conseguenza di un periodo particolarmente stressante da diversi punti di vista. Ho temporeggiato e ho proseguito i miei allenamenti come se niente fosse, ma nel giro di poche settimane la pressione al petto era aumentata e in più avvertivo delle extrasistoli importanti», ha affermato Mario Cipollini, che si è poi sottoposto ad alcuni accurati esami.

La diagnosi: una fibrillazione atriale, una patologia molto comune che causa palpitazioni e aritmia. «Quello stesso giorno ho parcheggiato la bicicletta e ho rispettato tutte le raccomandazioni dello specialista, che in realtà si riducevano a una: riposo assoluto», ha spiegato il campione.

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«La miocardite la causa della mia fibrillazione atriale»

«L’unica soluzione prospettatami è stata quella di un intervento di ablazione. Così, nell’arco di un paio di settimane, sono riuscito a prenotare l’operazione, convinto che nel giro di poco tempo sarei tornato subito in salute e avrei ripreso a pedalare. Purtroppo, però, l’intervento non è andato come immaginavamo, perché durante l’ablazione i chirurghi si sono resi conto che il mio cuore era malconcio: hanno bloccato tutto per procedere con diverse biopsie», ha proseguito Cipollini.

«Grazie alle biopsie è emerso che il livello dei miei linfociti era altissimo, proprio perché questi globuli bianchi erano impegnati a difendermi da agenti esterni. Era dunque la miocardite la causa della mia fibrillazione atriale», ha chiarito l’atleta. Questi si è sottoposto ad una cura e in seguito ad un’operazione, portata a termine con successo lo scorso febbraio. leggi anche l’articolo —> Laura Torrisi malattia, Capodanno in ospedale: l’attrice ha subito un delicato intervento

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Mario Cipollini: «La passione per il ciclismo mi ha dato la forza per riprendermi sia dagli interventi sia dal brutto spavento»

«Il mio cuore poteva dirsi guarito: le palpitazioni erano scomparse, così come il dolore al petto e, stando ai risultati degli esami, non vi era nessuna infiammazione che lo minacciasse. Da quel momento è iniziato un periodo di riavvicinamento graduale all’attività sportiva e quando mi hanno dato il via libera per riprendere gli allenamenti tutta l’Italia era in lockdown; pertanto l’unica libertà che potevo concedermi era quella di pedalare sui rulli», ha dichiarato il 35enne.

«La passione per il ciclismo mi ha dato poi la forza per riprendermi sia dagli interventi sia dal brutto spavento. Ora mi sento in perfetta forma, mi alleno ogni giorno ma senza strafare, poiché sono consapevole di quale sia il mio limite», ha concluso Mario Cipollini. Leggi anche l’articolo —-> Cinzia Leone malattia, che fine ha fatto oggi? Perché ha detto addio alla tv

 

 

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