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Draghi e il bilaterale con Sanchez: «Insieme Italia e Spagna sono più forti»

18/06/2021 18:15 - Aggiornamento 18/06/2021 18:16

Venerdì 18 giugno 2021. «Insieme Italia e Spagna sono più forti», così Mario Draghi oggi aprendo i lavori del Foro a Barcellona. «Non c’è competizione, c’è beneficio per tutti e due i Paesi. In una fase di profonda trasformazione come quella attuale, Italia e Spagna condividono la stessa visione del futuro», ha rimarcato il presidente del Consiglio italiano. Questo l’auspicio dell’ex guida della Bce: «Con Francia, Germania e gli altri Stati membri vogliamo costruire un’Unione europea più moderna, competitiva e solidale, che superi le tradizionali divisioni tra Nord e Sud, e si mostri unita nel confronto con le altre potenze globali del nostro tempo».

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Mario Draghi oggi

Mario Draghi oggi il bilaterale con Sanchez: «Insieme Italia e Spagna sono più forti»

«I nostri Paesi condividono molti problemi, che devono essere affrontati. Italia e Spagna sono stati i due Paesi europei più colpiti dall’emergenza sanitaria, con rispettivamente 2.000 e 1.700 morti per Covid ogni milione di persone. La crisi sanitaria si è aggiunta alle fragilità economiche, sociali e ambientali che ci accomunano e che vogliamo superare, non ci accontentiamo di uscire», ha spiegato il premier Draghi. «La ripresa economica dalla pandemia non deve essere soltanto rapida, ma anche giusta e duratura. Dopo la crisi sanitaria, Italia e Spagna hanno l’opportunità di costruire società più sostenibili, più innovative e più eque. Possiamo e dobbiamo farlo insieme», ha aggiunto il presidente del Consiglio. «Per la transizione digitale, il Piano italiano stanzia oltre un quarto dei fondi del programma Next Generation Eu. Intendiamo aumentare la produttività e l’innovazione, e colmare i divari territoriali esistenti. Investiamo oltre 7 miliardi per offrire a famiglie, imprese, scuole e ospedali in tutto il Paese una connettività ad alta velocità», ha detto a Barcellona Mario Draghi, che si è detto entusiasta di ricevere il primo Premio in assoluto di “Cercle d’Economia” per la costruzione europea.

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«Il Next Generation Eu, con 750 miliardi di fondi da spendere entro il 2026, rappresenta un’occasione unica per rispondere a queste sfide»

Il Recovery è una sfida importante: «In Spagna, il tasso di disoccupazione per chi ha tra 15 e 24 anni è più del doppio che in Ue. In Italia, quasi il 30% dei giovani non lavora e non è iscritto a nessun corso di studio o di formazione.In entrambi i nostri Paesi, la differenza nel tasso di disoccupazione tra donne e uomini è maggiore della media europea», ha spiegato Draghi. «Condividiamo molte vulnerabilità al cambiamento climatico, come il rischio di ondate di calore e siccità, o quello di erosioni e alluvioni, soprattutto nelle zone costiere», ha osservato il premier. E ancora: «Il Next Generation Eu, con 750 miliardi di fondi da spendere entro il 2026, rappresenta un’occasione unica per rispondere a queste sfide». 

Dal bilaterale con Sanchez è emersa la necessità che la Ue raggiunga il Patto Migrazione e Asilo, la cui realizzazione richiede di tenere conto della visione dei Paesi di primo ingresso. Una sfida all’emergenza migranti che non riguarda soltanto i membri dell’Europa a Sud. La risposta agli sbarchi dei paesi dell’Ue, ritengono tanto Draghi quanto Sanchez, dovrà essere comune e dovrà tenere conto dei principi di umanità, solidarietà e responsabilità. Leggi anche l’articolo —> Mario Draghi premier perfetto? Peccato per quella sua abitudine contraria al Galateo

Qui l’intervento integrale di Mario Draghi a Barcellona.