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Massimo Bossetti, «Distrutto» il Dna che avrebbe potuto salvarlo: i suoi avvocati denunciano il tribunale di Bergamo

22/12/2020 16:57

Caso Yara Gambirasio: gli avvocati di Massimo Bossetti denunciano il Tribunale di Bergamo, lo riferisce il settimanale ‘Oggi’. «Il Dna che poteva salvare Bossetti è andato distrutto». Alla luce di quanto emerso, alcuni dei reperti del caso della 13enne uccisa nella Bergamasca sarebbero andati distrutti. Lasciati deteriorare, per l’esattezza, secondo quanto rivelato dai difensori del muratore di Mapello condannato in via definitiva all’ergastolo per il delitto della giovane ginnasta. Reperti che, se analizzati, secondo i legali di Bossetti, convinti che vi siano stati gravi errori nelle indagini, avrebbero potuto riscrivere la storia del processo.

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«Distrutto» il Dna che avrebbe potuto salvare Massimo Bossetti

Secondo il pool difensivo del carpentiere bergamasco, il Tribunale di Bergamo sarebbe stato colpevole di aver lasciato deteriorare il Dna che avrebbe potuto ‘salvare’ Bossetti, che spera ancora nella possibilità di chiedere e ottenere la revisione del processo. «Abbiamo promosso un’azione penale, inoltrata alla Procura generale di Brescia, nei confronti del Tribunale di Bergamo, per denunciare una ipotesi di reato di una gravità inaudita. Abbiamo scoperto che dopo aver sequestrato il Dna, l’hanno lasciato deteriorare. È il reperto più importante per il quale da anni chiediamo una superperizia». Così i difensori di Massimo Bossetti intervistati dal settimanale ‘Oggi’.

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«Gravità inaudita»: gli avvocati di Bossetti denunciano il tribunale di Bergamo

Si legge al riguardo sul settimanale: “Nell’articolo pubblicato sul numero di Oggi in edicola, si parla di 54 campioni di Dna di Ignoto 1 contenuti in altrettante provette a lungo custodite nei congelatori del San Raffaele di Milano”. «Un anno fa questo materiale era stato consegnato dall’Istituto San Raffaele al Tribunale debitamente congelato mentre oggi, per mancanza di frigoriferi, viene conservato a temperatura ambiente», ha precisato l’avvocato Claudio Salvagni che insieme al collega Paolo Camporini difende Bossetti.

Bossetti: «Yara non ha avuto giustizia»

Yara “non ha avuto giustizia”, lo ha ribadito Bossetti proprio in occasione dell’anniversario della tragica morte della 13enne di Brembate. A dieci anni dal delitto, infatti, lui che dallo Stato italiano è stato ritenuto l’unico e solo responsabile dell’omicidio ha scritto l’ennesimo messaggio per dar sfogo al suo stato d’animo. Il muratore di Mapello è detenuto nel carcere di Bollate, e attraverso il settimanale Oggi ha lanciato l’ennesimo appello: “Aiutatemi aiutatemi aiutatemi, sono disperato. Toglietemi di dosso sta ca**o di devastante etichetta o dentro di me non troverò la pace. Per favore statemi tutti vicini e aiutatemi seriamente a far sì che la disperazione non prenda il sopravvento”.

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Massimo Bossetti sempre più solo

Questo è un momento molto difficile per Massimo Bossetti. Nei mesi scorsi infatti ha avuto luogo la definitiva frattura con sua sorella Laura Letizia. Dopo anni di allontanamento tra i due, infatti, la donna ha annunciato a mezzo stampa la decisione di cambiare cognome. Troppo pesante da portare. Un duro colpo per Bossetti, che di recente ha avuto anche una pesante lite con il suo consulente di fiducia, Ezio Denti. Proprio il criminologo lo ha fatto sapere nelle scorse settimane, ospite in studio a Quarto Grado. Una lite scaturita perché Bossetti avrebbe intimato a Denti, con fare perentorio, di non partecipare più alla succitata trasmissione televisiva (Qui tutti i dettagli). Potrebbe interessarti anche —> Massimo Bossetti resta solo: Ezio Denti rimette il mandato, pressioni da Marita Comi?