Naufragio migranti Libia. Un gommone con 130 persone a bordo ha tentato di attraversare il mare in tempesta. L’imbarcazione ha lasciato il molo in Libia per addentrarsi delle acque del Mediterraneo. L’ultimo avvistamento è avvenuto a nord-est di Tripoli. Attualmente i migranti che hanno tentato di affrontare le acque sono dispersi. Si teme il peggio. 130 vittime.
Naufragio migranti Libia: le testimonianze
Luisa Albera, coordinatrice di Ricerca e Soccorso a bordo della Ocean Viking, ha riportato la testimonianza della tragedia. “Oggi dopo ore di ricerca, la nostra peggiore paura si è avverata. L’equipaggio della Ocean Viking ha dovuto assistere alle devastanti conseguenze del naufragio di un gommone a nord-est di Tripoli. Mercoledì mattina era scattato l’allarme rispetto a questa stessa imbarcazione con circa 130 persone a bordo”.
La Albera ha Spiegato che l’Ocean Viking insieme a tre navi mercantili ha subito provveduto a soccorrere i migranti. Ma le condizioni della navigazione erano estremamente difficili. “Oggi, mentre cercavamo senza sosta, nella totale mancanza di supporto dalle autorità marittime competenti, tre cadaveri sono stati avvistati in acqua dalla nave mercantile My Rose. Un aereo di Frontex ha individuato poco dopo il relitto di un gommone. Dal momento in cui siamo arrivati sul posto oggi non abbiamo trovato nessun sopravvissuto, ma abbiamo visto almeno dieci corpi nelle vicinanze del relitto. Abbiamo il cuore spezzato”.
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Naufragio migranti Libia: i mancati soccorsi
Finora l’Ocean Viking ha avvistato soltanto 13 i cadaveri in mare. Sos Mediterranee, l’associazione che si occupa del soccorso in mare, ha dichiarato che da questa vicenda purtroppo teme il peggio. “Il mare è molto agitato potremmo trovarci di fronte una probabile tragedia”.
Ieri in serata Alarm Phone aveva avvertito la Libia. “Abbiamo parlato con le autorità libiche. Dicono che non usciranno in mare a causa del meteo. Le autorità di Ue e Libia stanno lasciando morire le persone! Tutto il giorno abbiamo chiesto un intervento, ma hanno rifiutato”. Infatti Alarm Phone ieri aveva condiviso i messaggi di allarme su Twitter. “Le persone hanno dovuto passare la notte in mare. Le autorità europee non rispondono e la c.d. Guardia Costiera Libica non è ancora arrivata, 8 ore dopo l’email di allarme. Non sono nemmeno raggiungibili per telefono.”>>Tutte le notizie