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Riaperture, è scontro tra Regioni e Governo, Emiliano: “Coprifuoco alle 22 fino al 31 luglio è una misura folle”

23/04/2021 08:30 - Aggiornamento 23/04/2021 08:40

Ieri, 22 aprile 2021, il Governo ha annunciato le misure del nuovo Decreto Covid. I governatori delle Regioni non hanno gradito le decisioni finali che vedono penalizzate molte attività. Riaperture bar ristoranti palestre cinema, misure che penalizzano i lavoratori. Dai bar che non possono servire un tavolo al chiuso alle fiere che potranno avere inizio solo tra due mesi. Per non parlare del coprifuoco che è uno dei temi sul quale Regioni e Lega hanno insistito perché slittasse alle 23. Ma il Governo è intransigente su questo punto. Il coprifuoco resta alle 22 fino al 31 luglio.

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Riaperture bar ristoranti palestre cinema: cosa prevede il nuovo decreto Covid

La maggior parte delle riaperture riguarda esclusivamente le zone gialle. Da lunedì 26 aprile riaprono bar e ristoranti all’aperto, ma il caffè al banco all’interno del bar non si potrà prendere. Gli stabilimenti balneari, le piscine all’aperto ripartono e i centri commerciali riaprono dal 15 maggio. Sempre da lunedì 26 invece riaprono mostre, musei, cinema, teatri e sale da concerto ma con ingressi contingentati. Le palestre ripartono dal primo giugno, fiere e congressi dal 15 giugno. Quanto alla scuola, nelle zone rosse la percentuale degli studenti delle superiori in classe sarà dal 50 al 75%, nelle zone arancioni e gialle la soglia minima sarà dal 70% in poi. Un’altra misura che ha fatto particolarmente indignare le Regione è stata la scelta di mantenere il coprifuoco alle 22 fino al 31 luglio.

“Così mettiamo a rischio la prossima stagione turistica. Voi andreste in vacanza in un posto dove alle 22 dovete chiudervi in albergo o in tenda se andate in campeggio? No cerchereste un posto dove il coprifuoco non c’è”. Così ha replicato il presidente del Veneto, Luca Zaia. Dello stesso avviso è il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che a Timeline su SkyTg24 ha affermato: “Prevedere il coprifuoco alle 22 fino al 31 luglio è una misura folle, devastante, assolutamente irragionevole e punitiva”. “Il coprifuoco alle 22 non durerà fino al 31 luglio”. Ad annunciarlo, nel pomeriggio, è stata la ministra agli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, dopo una mattinata di proteste da parte dei governatori delle Regioni. La deputata di Forza Italia ha spiegato che il Governo valuterà la situazione ogni 15 giorni, per decidere volta per volta quali riaperture sono più opportune. E si spera che la decisione di mantenere il coprifuoco fino al 31 luglio venga rivalutata.

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Le richieste delle Regioni sulle riaperture bar ristoranti palestre cinema coprifuoco

“Posticipare il coprifuoco dalle 22 alle 23”. Partono proprio da questo punto le Regioni, che hanno raccolto in una lettera tutte le opinioni contrarie alle misure del nuovo Decreto Covid. Nel documento si sottolinea la necessità di creare un’apposito norma “che consenta di modulare le aperture delle attività in relazione all’andamento della situazione epidemiologica”. Nello specifico i governatori hanno evidenziato che le riaperture fatte in questo modo penalizzano alcuni settori. Primi fra tutti i ristoratori. Le Regioni chiedono che si possa provvedere all’ “effettuazione dei servizi di ristorazione sia al chiuso che all’esterno, senza differenze di trattamento con riguardo agli orari di somministrazione (pranzo, cena)”.

Uniformare le date di riapertura degli spettacoli e dello sport e anticipare l’apertura di parchi a tema e mercati, chiedono ancora le Regioni nella lettera. “Si evidenzia la necessità di uniformare le date di riapertura degli spettacoli all’aperto e degli eventi sportivi all’aperto, al fine di evitare incomprensibili discriminazioni. Con riferimento invece ai parchi tematici si chiede di valutare l’anticipazione dell’apertura, parimenti alle attività dei mercati”.>>Tutte le notizie