Oggi è il secondo giorno di negoziati, il primo, quello di ieri, tra Russia e Ucraina, non ha portato agli esiti sperati. Per tutta la notte sono andati avanti i bombardamenti a Kiev, diverse le esplosioni in tutto il Paese. Lucio Caracciolo, ospite ad «Otto e mezzo», programma su La7 condotto da Lilli Gruber, ha fatto chiarezza sui colloqui, svelando un dettaglio che ai più forse è sfuggito. Nella puntata del 28 febbraio, l’esperto ha fatto notare un dettaglio: la presenza di telefoni solo da parte dei delegati ucraini. Cosa significa? Era un segnale non di poco conto.
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Negoziati Russia-Ucraina, solo i telefoni dei delegati di Kiev erano sul tavolo: cosa significa
“Condivido la fiducia nel genere umano ma sui negoziatori un po’ meno. Non so se avete fatto vedere la foto del tavolo delle trattative. Vediamo che i negoziatori ucraini hanno il telefonino sul tavolo e i russi no”, ha osservato il direttore di «Limes». Lucio Caracciolo è poi entrato nel dettaglio: “Vuol dire che i russi non hanno niente da dire perché se avessero il telefonino aperto sul tavolo come ce l’hanno gli ucraini evidentemente sarebbero in collegamento diretto con Mosca e Mosca sentirebbero tutto”. In sostanza si può essere fiduciosi su questo primo negoziato, ma bisogna essere realistici. La pace è ancora lontana e lo provano le sirene anti aeree che continuano a risuonare a Kiev e nelle principali città dell’Ucraina.
Caracciolo: «La delegazione russa di basso profilo»
Da qui le conclusioni del direttore di «Limes»: “Quindi la delegazione russa è di basso profilo mentre quella ucraina di più alto profilo. Ma i negoziati veri se si fanno veramente si fanno ad un più alto livello e non si fanno vedere”. In altre parole al momento “non si può ancora dire nulla, questo è un gesto di buona volontà e va preso come tale ma non cambia nulla. Finché i russi non avranno conquistato Mariupol e forse qualcos’altro non credo che vorranno trattare”, le conclusioni di Caracciolo. Bisognerà capire cosa accadrà nelle prossime ore. I negoziati proseguiranno al confine tra Polonia e Bielorussia, ha fatto sapere il Cremlino, citato dalla Tass. Secondo il negoziatore di Mosca, i colloqui si terranno “nei prossimi giorni”. Leggi anche l’articolo —> Putin malato? “Incapace di ragionare per questo…”, la tesi rilanciata da Laurie Garrett