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Nicoletta Braschi: età, peso, altezza, carriera e vita privata della musa di Roberto Benigni

20/12/2020 11:00 - Aggiornamento 20/12/2020 11:09

Attrice e produttrice cinematografica, nonché moglie di Roberto Benigni, che più volte l’ha elogiata in pubblico e le ha dedicato importanti premi. Stiamo parlando di Nicoletta Braschi, nata a Cesena nel 1960, che si è formata all’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’amico di Roma, presso la quale si è diplomata negli anni ’80. Il debutto a teatro con lo spettacolo “Tutti al macello” di Salvatore Cardone, a cui è seguito “Novelle esemplari”.

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nicoletta Braschi

Nicoletta Braschi: età, peso, altezza, carriera e vita privata della musa di Roberto Benigni

Musa ispiratrice e moglie di Roberto Benigni, Nicoletta Braschi ha lavora con lui fin dal film “Tu mi turbi” (1983): da “Daunbailò” (1986) a “Il piccolo diavolo” (1988), da “Johnny Stecchino” (1991) a “Il mostro” (1994), da “La vita è bella” (1997) a “Pinocchio” (2002). Senza contare il poetico “La tigre e la neve” (2005). Tutte pellicole che sono state prodotte dalla Melampo Cinematografica, di cui la Braschi è fondatrice e presidente dal 1991. L’attrice ha recitato anche senza il marito ed è stata diretta da importanti registi: da “Segreti segreti” (1984) di Giuseppe Bertolucci a “Come sono buoni i bianchi”(1987) di Marco Ferreri. E ancora ha lavorato al fianco di Bernardo Bertolucci ne “Il tè nel deserto” (1990), con Marco Tullio Giordana in “Pasolini, un delitto italiano” (1995), con Roberto Faenza in “Sostiene Pereira” (1995), con Francesca Comencini in “Mi piace lavorare” (2003). Nel 1997 il film Ovosodo (1997), di Paolo Virzì, che l’ha portata a vincere un David di Donatello come miglior attrice non protagonista. Nel 2007 il ritorno in teatro con “Il metodo Gronholm”. Nel 2013 Nicoletta Braschi è stata una dei componenti della giuria Cinéfondation e cortometraggi al Festival di Cannes. Nel 2013 è protagonista della tournée teatrale “Giorni felici”, tratta dalle opere di Samuel Beckett e sotto la regia di Andrea Renzi. Nel 2018, la Braschi è tornata al cinema dopo 15 anni: lo ha fatto per Lazzaro Felice, terza fatica cinematografica della fiorentina Alice Rorhwacher.

nicoletta braschi

«Ci presentarono amici comuni e fin dai primi giorni cominciò un lavorio ininterrotto di costruzione, un’intesa che sarebbe sfociata nel nostro lavoro in comune…»

Nata sotto il segno del Toro, Nicoletta Braschi è alta 165 centimetri per un peso di circa 55 chili. Il 26 dicembre 1991 si è sposata con l’attore e regista Roberto Benigni. A proposito dell’inizio della relazione lei ha detto in un’intervista: «Nell’80, un paio di mesi dopo il mio trasferimento a Roma, conobbi Roberto Benigni. Aveva 28 anni ed era già amatissimo da tutti. Ci presentarono amici comuni e fin dai primi giorni cominciò un lavorio ininterrotto di costruzione, un’intesa che sarebbe sfociata nel nostro lavoro in comune. Roberto era ed è un grande maestro. Da allora ci siamo nutriti delle stesse cose. Veniva a prendermi all’Accademia e andavamo al cinema quasi tutti i giorni; quando si riusciva anche a teatro. Ci passavamo i libri. Leggemmo tutti quelli che Borges sceglieva per la collana di FMR, se la ricorda: La biblioteca di Babele? Adoravamo Isaac Bashevis Singer. A proposito dei ruoli che ho ricoperto nei film non ne sono responsabile. Tra me e Roberto il dialogo era fittissimo, ma io non sono mai stata capace di propormi. Così è stato anche con gli altri registi che mi hanno diretta». Leggi anche l’articolo —> Roberto Benigni, Nicoletta Braschi: «L’amore scoppiò al cinema e tra i libri di Borges»