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Nuovo Decreto Covid, le regole in Italia dopo le feste di Pasqua: solo zone rosse o arancioni

01/04/2021 09:16

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Decreto Covid. Il Decreto per contenere i contagi da Covid 19 sarà in vigore dal 7 al 30 aprile 2021. L’Italia resterà divisa in fasce arancioni e rosse. Dunque, almeno per il momento e fino a metà aprile, non si parla nè di zone gialle nè bianche. Nel testo, però, c’è un passaggio che consente la riapertura di alcune attività dove la curva epidemiologica sarà in netta discesa. Cosa sarà consentito fare o non fare da dopo Pasqua con questo nuovo Decreto Covid. Ecco tutte le nuove regole da seguire per cercare di uscire il prima possibile da questa difficile situazione.

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Nuovo decreto Covid: tutte le regole da seguire dal 7 al 30 aprile 2021

Il Decreto per contenere i contagi da Covid 19 sarà in vigore dal 7 al 30 aprile 2021. Per prima cosa fino a fine mese non ci saranno nè zone gialle nè bianche, ma l’Italia sarà o rossa o arancione. Per quanto riguarda gli spostamenti, fino al 30 aprile nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone, come invece consentito nel weekend di Pasqua. Nelle zone arancioni, invece, le visite a parenti e amici saranno permesse, ma rimanendo nel comune di residenza e rispettando la regola delle due persone per volta. Poi per quanto riguarderà la riapertura o meno delle scuole, il Governo ha stabilito che si torna in classe fino alla prima media in tutta Italia, zone rosse comprese. Infine, i governatori non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l’attività in presenza.

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Vaccino obbligatorio per gli operatori sanitari

Il nuovo Decreto Covid valido nel mese di aprile 2021 porta con sè anche una novità per quanto riguarda lo svolgersi delle vaccinazioni. Medici, infermieri e farmacisti sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione gratuita. La regione è obbligata a trasmettere alle Asl i nominativi dei soggetti che non risultano vaccinati. Entro 5 giorni l’interessato deve presentare la documentazione, altrimenti poi scatta «la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali». In caso di sospensione, questa durerà al massimo sino al 31 dicembre del 2021. Inoltre è stato previsto lo “scudo penale” per quanto riguarda le lesioni o il decesso di un paziente avvenuto in seguito all’inoculazione della dose. Infine, il nuovo decreto conferma la possibilità di rientro nell’abitazione e dunque consente di andare nelle seconde case anche se si trovano in zona rossa. Per quanto riguarda lo spostamento tra regioni resta la possibilità di muoversi solo per lavoro o comprovate motivazioni.  >> Altre News