In Gazzetta Ufficiale è uscita la recente ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza sulla proroga dell’obbligo delle mascherine all’aperto. “Fino al 10 febbraio 2022, è fatto obbligo, anche in zona bianca di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto. Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico”, si legge nel testo.
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Obbligo delle mascherine all’aperto fino al 10 febbraio: chi non deve indossarle
Permane l’obbligo di mascherine all’aperto, ma fino al 10 febbraio 2022. Ci sono però delle categorie di persone che non saranno tenute a portarla con sé. Non hanno l’obbligo di indossare la mascherina ad esempio i bambini di età inferiore ai sei anni, ma anche le persone colpite da gravi patologie incompatibili col dispositivo anti Covid. Nel testo dell’ordinanza uscito sulla Gazzetta Ufficiale si legge: “I bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo; i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva”.
E ancora: “Le disposizioni sull’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie sono comunque derogabili esclusivamente in applicazione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico. L’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie integra e non sostituisce le altre misure di protezione dal contagio quali il distanziamento interpersonale e l’igiene costante e accurata delle mani”.
L’opinione degli esperti
Sull’uso delle mascherine all’aperto gli scienziati sono da sempre divisi: “È vero siamo in una fase di miglioramento” della pandemia di Covid, “ma non ne siamo usciti. C’è il desiderio di esserne già fuori, ma in realtà non lo siamo ancora e credo che possa essere utile mantenere queste indicazioni”, ha detto il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano.
“Serve oggi una semplificazione totale delle misure. Basta con il ‘tamponificio’, se sono a casa positivo e asintomatico dopo 5 giorni posso uscire senza fare il tampone. Oggi la mascherina all’aperto non ha nessun senso, serve il buon senso anche in questo se ci sono situazioni di assembramento va tenuta, altrimenti no”, le parole del direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia. “Difficilmente nei prossimi mesi faremo a meno della mascherina al chiuso. Serve consapevolezza di stare all’interno di una pandemia”, la considerazione di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Leggi anche l’articolo —> Covid 427 morti in 24 ore, i ricoverati in terapia intensiva sono 1.549 (-35)