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La passione per François Pelou: quando Oriana Fallaci vestì i panni scomodi dell’amante

29/06/2021 17:45 - Aggiornamento 29/06/2021 20:46

Il 29 giugno del 1929 nasceva Oriana Fallaci, che non sarebbe azzardato definire la più grande giornalista italiana di sempre. Una delle scrittrici maggiormente stimate, autrice di libri che hanno segnato un’epoca: da Niente e così sia (1969) ad Intervista con la storia (1974), da Lettera a un bambino mai nato (1975) ad Un uomo (1979). Con la sua attività dal fronte, a cominciare dal 1967 con la guerra in Vietnam, è entrata in un mondo finora precluso alle donne e d’appannaggio solo degli uomini, dando vita alla figura dell’inviato speciale. Meno si sa della sua sfera privata: tanti hanno scritto del suo più grande amore, quello per Alekos Panagulis. Meno nota la sua relazione con François Pelou per il quale arrivò a vestire i panni scomodi dell’amante.

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Oriana Fallaci e pelou

La passione per François Pelou: quando Oriana Fallaci vestì i panni scomodi dell’amante

«Non si può vivere senza amore. Io ci ho provato, ma non ci sono riuscita», è questa una delle tante frasi che Oriana Fallaci dedicò a François Pelou, corrispondente della France Presse a Saigon. «Sono una cosa tua. Sono infine qualcosa. Grazie», un altro verso che l’indomita giornalista scrisse per il collega, conosciuto dopo la rottura con Alfredo Pieroni, elegante corrispondente da Londra della Settimana Incom, che la condusse addirittura in clinica psichiatrica. A curarla però come sempre, il lavoro. La miglior medicina per lei. E proprio il ruolo di inviata le diede modo di fare i conti con una passione ancora più devastante, quella per François Pelou, 42 anni. Allora lui era sposato, la Fallaci libera. Oriana entrò nel suo ufficio in un afoso pomeriggio del 1967. Non sapeva quel giorno che vi avrebbe fatto ritorno innumerevoli volte. All’inizio tra i due la relazione è stata conflittuale: lui le dispensava consigli spesso non richiesti e le insegnava a portare l’elmetto come un uomo. Ma alla sua femminilità lei non ha mai rinunciato: dal vezzo dell’eyeliner sulle palpebre alla sigaretta a fior di labbra, passando per lo smalto sulle unghie delle dita che con forza battevano sulla macchina da scrivere Lettera 22 dell’Olivetti. Dal canto suo la Fallaci rese però Pelou immortale, confezionando per lui il personaggio principale di Niente e così sia. 

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ORIANA FALLACI E FRANCOIS PELOU

La giornalista spedì alla moglie di lui tutte le lettere d’amore

«Noi due insieme siamo un’eresia, / un’ipotesi da scartare, / un fenomeno da studiare […]. Nessun conto torna tra noi, / né l’età né l’altezza né il peso, / né il mestiere, / né l’indirizzo. Ma allora perché / noi due insieme siamo così felici e comodi?», sono parole scritte di pugno dalla giornalista. Ma dall’Oriana innamorata a quella furiosa il passo è breve. Dividere il letto, ad un certo punto non le bastò più. Pelou da convinto cattolico dopo dieci anni di semi clandestinità sentimentale preferì la famiglia. Quando la giornalista comprese che il suo François non avrebbe mai divorziato dalla moglie, decise di chiudere. E non senza drammi: la Fallaci spedì alla consorte di lui le sue lettere d’amore. Come scrive Enrico Nitri sul Corriere della Sera l’inviata non si sarebbe accontentata neppure di questa vendetta: persino il titolo del libro dedicato a Panagulis, “Un uomo”, sarebbe uno sfregio a Pelou: dal momento che prima di allora l’Uomo era stato lui. Oriana Fallaci si rifiutò di rivederlo, non aprì neppure la lettera che Pelou le inviò quando seppe della malattia che la condusse alla morte nel 2006. Leggi anche l’articolo —> Oriana Fallaci retroscena inedito: «Primo lavoro, primo licenziamento!», l’esordio faticoso nel giornalismo 

Oriana Fallaci