Parla di traguardi raggiunti e obiettivi futuri Paolo Ruffini, raggiunto nei giorni scorsi da SuperGuida Tv: un’intervista a tutto tondo in cui non manca – con l’ironia che lo contraddistingue – di gettare qualche frecciatina ai colleghi ormai “specializzati” in reality televisivi. Soddisfatto del successo de La Pupa e il secchione, l’attore toscano – sempre più a suo agio nelle vesti di conduttore – spera in una stagione futura, in cui si prospetta non solo tv ma anche un ritorno al cinema. «Aspetto a livello televisivo che qualcuno mi comunichi qualcosa di ufficiale per tornare davanti alle telecamere. – dice in merito ai progetti futuri interrotti a causa del lockdown – Per quanto riguarda il cinema, dovrei partire a settembre con i primi ciak del film “Rido perché ti amo”, una commedia romantica che ho anche scritto. Mi piacerebbe inoltre realizzare un documentario su un tema difficile come l’Alzheimer».
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Paolo Ruffini senza freni sui reality: «Colleghi bravissimi nel fare questo mestiere»
In attesa di “ripartire in grande spolvero”, Paolo confessa in cosa si cimenterebbe e quali programmi invece preferirebbe vivere dall’esterno: i reality, per esempio, sui quali Ruffini sembra avere le idee piuttosto chiare. “Seppur sporadica”, il comico ammette di aver ricevuto qualche proposta di partecipazione al genere televisivo basato sulle situazioni di “vita reale”: «Mi candiderei per condurlo – dice però Paolo sognando il posto del direttore di Chi – ma lo sta facendo benissimo Alfonso Signorini». «Credo – prosegue senza risparmiare colpi – che si stia delineando un lavoro che è quello di concorrente di reality. Ci sono colleghi che sono bravissimi nel fare questo mestiere», incalza. «Francesca Cipriani – continua facendo qualche nome – è secondo me un’ottima concorrente di reality perché è straordinaria. Crea delle dinamiche, è simpatica e non la trovo mai volgare. È gommosa come un cartone animato».
«Senza voler spodestare nessuno, vorrei condurre…»
L’unico reality sul quale si soffermerebbe sembra essere Pechino Express. Lo farebbe insieme ad uno dei ragazzi della compagnia teatrale composta da giovani affetti da Sindrome di Down: «Sicuramente ci penserei. – ammette – Sarebbe difficile perché questi ragazzi sono impegnativi ma io mi prenderei la responsabilità serenamente». Sui programmi che vorrebbe condurre, invece, non sembra avere dubbi: «Senza voler spodestare nessuno – confessa – ti dico o “La Corrida” o “Il pranzo è servito”». >> De Martino ha tradito Belen? La bomba, non è lui il fedifrago: «Lei molto più che una donna libertina»