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Minacce nucleari, parla il capo della Cia: «Putin ora è disperato»

15/04/2022 15:18 - Aggiornamento 16/04/2022 11:02

Guerra in Ucraina – Notizie non confortanti. Il rischio di una possibile escalation è dietro l’angolo, gli Stati Uniti hanno avvertito la Russia: qualsiasi tentativo da parte del Cremlino di ostacolare il trasferimento di armi a Kiev potrebbe innescare gravi conseguenze. “Gli Stati Uniti non stanno operando in Ucraina, ma se i russi dovessero colpire una qualsiasi parte di territorio della Nato, dove le attrezzature militari vengono assemblate, questo comporterebbe l’invocazione dell’articolo 5 e cambierebbe completamente il gioco”, ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan secondo quanto riportato dalla «Cnn».

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Minacce nucleari, il capo della Cia: «Putin ora è disperato»

Un altro avviso per Mosca nel frattempo arriva dalla Cia: gli Stati Uniti d’America non prendono “alla leggera” la possibilità che la Russia possa utilizzare armi nucleari tattiche in Ucraina. Proprio per controbilanciare le difficoltà sul campo di battaglia, come ha detto il direttore dell’Agenzia Bill Burns. “Data la potenziale disperazione del presidente Vladimir Putin e della leadership russa dati i rovesci che hanno avuto finora sul piano militare, nessuno di noi può prendere alla leggera la minaccia costituita da un potenziale ricorso ad armi nucleari tattiche o ad armi atomiche a basso potenziale”, ha affermato Burns, parlando al Georgia Institute of Technology.

La Cia non esclude dunque il ricorso ad armi nucleari da parte di Putin, anche se al momento non ci sono segni evidenti che Putin sia pronto ad un passo simile. “Mentre abbiamo visto della retorica da parte del Cremlino sul passaggio a un livello di allerta nucleare più elevato, finora non abbiamo visto molte evidenze pratiche del tipo di movimenti o di disposizioni militari che rafforzino questa preoccupazione, ma guardiamo alla cosa con molta attenzione”, ha chiarito Burns.

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“Maggior attenzione” dall’America, ecco perché

La maggiore attenzione per Burns è dovuta al fatto che il presidente russo Putin è diventato sempre più isolato e che “la sua propensione per il rischio è cresciuta, a mano a mano che la sua presa sulla Russia si è fatta più stretta. Il circolo dei suoi consiglieri si è ristretto e in quel piccolo circolo non ha mai aiutato a fare carriera mettere in dubbio le sue valutazioni o la sua convinzione testarda, quasi mistica, che il suo destino è quello di restaurare la sfera d’influenza della Russia”. Leggi anche l’articolo —> Russia Ucraina, gli Usa avvertono lo zar Putin: così scatta escalation

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