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Saman Abbas, a quasi un anno dall’omicidio ancora senza esito le ricerche del corpo

08/02/2022 17:13

Saman Abbas è stata uccisa il 30 aprile del 2021. Il suo corpo però, non è mai stato ritrovato. Solo nello scorso settembre sono stati ritrovati alcuni resti all’interno di tre sacchi neri in un canale a Fiuma, vicino Novellara. Le analisi di laboratorio effettuate dagli esperti hanno smentito la possibilità che si tratti del corpo di Saman. Secondo i laboratori di medicina legale di Modena, dove sono state effettuale le analisi, si tratta di resti di origini animale, di un cinghiale o un di maiale per l’appunto. (Continua a leggere dopo la foto).

Saman Abbas uccisa perché aveva rifiutato un matrimonio combinato

Saman Abbas è stata uccisa lo scorso 30 Aprile. La 18enne aveva rifiutato di trasferirsi in Pakistan per un matrimonio combinato dai suoi genitori con un cugino più grande. Saman abitava a Novellara in provincia di Reggio Emilia con la sua famiglia. Secondo le dichiarazioni rilasciate dal fratello minore, fermato mentre cercava di scappare con lo zio, sarebbero stati cinque i parenti, tra zii e cugini, ad uccidere Saman. I genitori della giovane vittima erano in accordo con gli aguzzini e tutti i cugini hanno fatto da complici.

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“La faccio in piccoli pezzi e se volete la porto anch’io a Guastalla, e la buttiamo là, perché così non va bene”, avrebbe detto uno dei parenti. Proprio grazie al fratello 16enne è stato possibile ricostruire la scena dell’omicidio e identificare i colpevoli. I genitori, il giorno dopo l’accaduto sono definitivamente scomparsi nel nulla facendo perdere le loro tracce. Sulla loro cattura pende un ordine d’arresto internazionale.

Dei cinque latitanti, il cugino Ikram Ijaz è stato il primo ad essere arrestato in Francia. Attualmente è recluso nel carcere di Reggio Emilia. Dopo di lui anche lo zio Danish Hasnain è stato riconosciuto nella capitale francese il 22 settembre 2021. L’aguzzino della ragazza non aveva nessun documento con se ma è stato riconosciuto da un neo sul viso. “È stato lo zio a ucciderla” ha affermato il 16enne ai magistrati.  Per gli inquirenti è di fatto lui l’esecutore principale dell’omicidio di Saman Abbas. 

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Sono stati ritrovati dei resti in un fiume vicino Novellara ma non appartengono alla giovane

Gli inquirenti del caso sulla morte di Saman hanno setacciato tutte le campagne e i fiumi della città per mesi alla ricerca del suo cadavere. Ma niente, nessuna traccia. Lo scorso settembre però, a una quindicina di chilometri da Novellara, a Fiuma, all’interno di un canale, sono stati ritrovati alcuni resti in tre sacchi neri.

Gli esperti hanno effettuato delle analisi sul contenuto dei sacchi. Inizialmente le possibilità che si trattasse del corpo della giovane Saman erano molto alte. Ma il referto rilasciato dagli esperti ha completamente sotterrato questa possibilità. Il contenuto dei sacchi, analizzato nei laboratori di medicina legale di Modena, non sono compatibili con resti umani, ma risultano essere di origine animale. Secondo gli esperti è probabile che appartengano a un maiale o a un cinghiale.

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