Coppia scomparsa a Bolzano: le acque dell’Adige continuano a restituire resti appartenenti ai coniugi di cui lo scorso 4 gennaio si è persa ogni traccia. Sabato scorso le squadre di ricerca hanno recuperato il corpo di Laura Perselli, vicino al punto in cui precedentemente avevano rinvenuto anche gli scarponi che apparterrebbero al marito Peter Neumair. Era stato proprio il figlio Benno, ora in carcere con l’accusa di avere ucciso i genitori e gettato i loro corpi nell’Adige, a riferire agli inquirenti che il giorno della scomparsa il padre aveva ai piedi quegli scarponcini.
Sarebbe stato questo il motivo per il quale gli inquirenti, nei giorni scorsi, avevano deciso di chiedere l’abbassamento della portata del fiume, per avere altresì notato due grosse macchie scure nel fondale. Così facendo, infatti, è stato possibile recuperare uno dei due corpi degli scomparsi, quello di Laura.
Autopsia sul corpo di Laura Petrelli: omicidio o suicidio?
Il corpo della donna è stato rinvenuto nella mattina dello scorso 6 febbraio. Si trovava qualche centinaia di metri a nord del ponte di San Floriano, poco distante dall’abitato di Laghetti, nel comune di Egna. Si ha ragione di credere che il corpo di Peter si trovi nella medesima area. Le ricerche, però, sono state temporaneamente sospese a causa delle cattive condizioni meteo. Le operazioni dei vigili del fuoco e delle altre forze impegnate sul posto dovrebbero riprendere martedì 9 febbraio.
“I familiari hanno riconosciuto alcuni effetti personali rinvenuti come appartenenti a Laura Perselli. Nelle prossime ore verrà effettuato l’esame del Dna per avere un riscontro scientifico dell’identità della salma. Per accertare l’esatta causa della morte verrà anche effettuata l’autopsia. Ulteriori informazioni verranno date all’esito dell’esame autoptico”, recita la nota stampa inerente al ritrovamento.
Scomparsi a Bolzano: Benno piange per la madre ritrovata cadavere
Alla notizia del ritrovamento nell’Adige del cadavere di sua madre, Benno sarebbe scoppiato a piangere. Nella cella del carcere di Bolzano dove è rinchiuso dallo scorso 29 gennaio, il 30enne avrebbe manifestato ai suoi difensori un evidente dispiacere. “La mia mamma non c’è più. L’hanno ritrovata“, avrebbe ripetuto più volte.
A riferirlo è l’avvocato Flavio Moccia, che assiste il presunto assassino: “Si è emozionato tantissimo, non è nemmeno riuscito a finire la frase e si è messo a piangere, perché in fondo ha sempre avuto la speranza che i suoi genitori fossero vivi“. Lo conferma anche il suo collega, secondo avvocato di Benno: “Avrà ripetuto mille volte: ‘La mia mamma non c’è più. L’hanno trovata, non c’è più’, e siamo stati per mezz’ora abbracciati con lui che piangeva. Io vedo un ragazzo incredulo, per quello che gli sta capitando e che ha voglia di combattere. Il che è una reazione che tendenzialmente ho visto nelle persone innocenti“. Potrebbe interessarti anche —> Benno non risponde al Gip e resta in carcere: indizi su due audio WhatsApp della madre